Diario di Viaggio, Episodio 1- Reykjavik, il Circolo d’Oro e la penisola di Snæfellsnes

Fine luglio 2016….

Non siamo sicuri stia succedendo veramente….siamo all’ aeroporto di Malpensa e tra poco  voleremo a Reykjavik via Monaco.
Islanda….ma quanto abbiamo desiderato questo viaggio??

 

 Mesi prima, a casa….

 

“Quest’anno  per esigenze di lavoro forse dovrò prendere le ferie a fine Luglio. A te potrebbe andare bene?”

” Sì, penso di sì”

“E allora perchè non andiamo in Islanda? Il clima a fine Luglio dovrebbe essere discreto e poi….da quanti anni desideriamo fare questo viaggio?”

I nostri sguardi si illuminano ed andiamo con entusiasmo verso la  libreria. La guida APA che abbiamo ormai è obsoleta , troppo datata, ma sfogliando le pagine ingiallite dal tempo  iniziamo a sognare….
Ovviamente il giorno seguente acquistiamo un’altra guida e un bell’atlante stradale, anche se di strade in Islanda ce ne sono davvero poche.
Dopo uno studio approfondito nella nostra mente appare l’itinerario. Salteremo la parte interna, dove al posto delle strade ci sono piste praticabili solo con un fuoristrada, a volte sono pericolose a causa di fiumi da guadare e terreno molto impervio; si potrebbe fare con  un tour organizzato ma non è troppo nelle nostre corde…non  abbiamo voglia di viaggi in gruppo con ritmi e tempi stabiliti.
Quindi…..quale è  il nostro piano??

 Notti insonni

Organizzeremo un bel viaggio “fai da te”, la nostra scelta preferita per quasi tutti i viaggi. Preparare l’itinerario fissando date e luoghi che vorremmo visitare ci impegna parecchie serate ma la parte più difficile deve ancora arrivare….

La ricerca del volo è impegnativa perché le compagnie che raggiungono l’ Islanda sono poche, gli orari sono scomodi e i prezzi…potrebbero essere meglio.
Comunque alla fine due posti li troviamo.
La parte difficile arriva adesso….le strutture ricettive sono poche rispetto alla domanda e i prezzi sono veramente elevati, a volte  esagerati. L’Islanda è un paese caro e ce ne stiamo rendendo conto.
Proprio per questo, in alcuni casi siamo stati costretti a modificare leggermente l’itinerario….insomma ….sudiamo sette camicie e dormiamo pochissimo per una settimana intera, dedicando ogni attimo del tempo libero alla ricerca di un hotel, B&B, casa privata, agriturismo…..qualsiasi cosa ad un prezzo decente !!!
La nostra tenacia viene ripagata, riusciamo a trovare sistemazioni carine a  prezzi medi per l’Islanda

E quindi……..SI PARTE !!!!!

 

Eccoci Islanda !!!    

 

25 Luglio 2016- L’arrivo a Reykjavik e il tramonto

Arriviamo a Keflavik all’ora del tramonto…. ma qual è l’ora del tramonto a fine Luglio in Islanda??

Quando usciamo dall’aeroporto sono circa le 23,30, il cielo è striato di un rosso acceso e il paesaggio lunare circostante, inaspettato, ci lascia senza parole.

Incapaci di muoverci, osserviamo questa bellissima luce per un paio di minuti, incantati da una atmosfera surreale e allo stesso tempo magica….

Le voci di altri turisti ci riportano alla realtà…. ehi sveglia !!! dobbiamo ritirare l’auto che abbiamo affittato !! Ci dirigiamo quindi con passo veloce verso l’agenzia, proprio dietro l’aeroporto.

Da Keflavik a Reiykjavik impieghiamo circa 1 ora, la strada è quasi deserta.

Distese di lava vulcanica solidificata nelle forme più assurde, ci fanno pensare di essere atterrati sulla Luna…o forse su Marte.

Nonostante siano quasi le 2 del mattino, il centro di Reykjavik è ancora pieno di gente che chiacchera per strada e si gode l’estate. È quasi buio ma non ancora completamente…

Senza difficoltà recuperiamo le chiavi del piccolo monolocale che abbiamo affittato e finalmente, alle 3 circa siamo pronti per andare a letto; prima però  un’ultima occhiata al cielo…È quasi buio ma non ancora completamente… ….

Per tornare alla domanda iniziale, “qual è l’ora del tramonto a fine Luglio in Islanda”….beh , non l’abbiamo ancora capito !!!

 

26 Luglio- Reykjavik

Iniziamo nel migliore dei modi il nostro primo giorno qui in Islanda concedendoci una bella colazione in un locale molto grazioso, torta di mele e caffè di buona qualità in tazza grande.

Reykjavik è  piccolina, graziosa ed accogliente. Il clima caldo oltre le aspettative, rende il tutto ancora più gradevole.

Le vie principali sono piene di vita, tanta gente che passeggia e negozi in cui curiosare…si, solo curiosare perchè i prezzi sono astronomici. Volevamo acquistare alcuni souvenir ma  abbiamo rinunciato: un cappellino in lana per il nostro nipotino di 4 anni…50 € !!! Immaginate il prezzo di una maglia…

Il laghetto di Tjörnin, a fianco della City Hall, è rilassante e suggestivo. Decidiamo di pranzare in zona…..ci mescoliamo alla gente del luogo, assaggiamo una zuppa e  beviamo una buona birra Islandese.

Il pomeriggio trascorre veloce,visitiamo la cattedrale, il porto vecchio e la nuova sala per concerti Harpa, dove ha sede anche un centro cultutrale. Continuando a camminare sul lungomare arriviamo alla  famosa scultura Sólfar, una delle più fotografate della città.

Siamo discretamente stanchi e speriamo di rifocillarci seduti al tavolo di un bel ristorante…ma sorge un piccolo problema…  Qui ci cena molto presto e alle 19 i locali sono già tutti pieni… trovare un tavolo libero non è stato facile !

27 Luglio- Reykjavik

 

Anche questa mattina ci concediamo una buona colazione, poi girovaghiamo per la città tutto il giorno, visitando le ultime cose ancora da vedere, godendoci la bella giornata di sole che anche oggi ci accompagna.

La chiesa di Hallgrímskirkja,  alta 75 m è il punto di riferimento della città e dalla cima del suo campanile è possibile ammirare un bel panorama di Reykjavik. Quello che più ci ha colpito è il bellissimo organo: con le sue 5275  canne spicca maestoso nel sobrio interno della chiesa.

Le case del centro di Reykjavik sono particolari, tutte colorate, alcune in legno altre in metallo, quasi tutte hanno un piccolo giardino o fiori sui davanzali delle finestre. Il riscaldamento e l’acqua calda vengoni forniti dall’energia geotermale presente in tutta Islanda,  a costo zero o quasi. Per gli Islandesi riscaldarsi nei lunghi e freddi inverni non è un problema.

Il vecchio quartiere di Miðborg è davvero grazioso, esempio di architettura delle prime case costruite in città.

 

  

La nostra ultima cena  a Reykjavik è a base di pesce, in un locale  tranquillo un po’ fuori dal caos del centro….tavolino all’aperto condiviso con un ragazzo tedesco e una ragazza spagnola. Cose beviamo?? Beh ovviamente l’immancabile birra islandese !!

28 Luglio- Il circolo D’oro

 

Il monolocale affittato si è rivelato molto funzionale e ben attrezzato,  piccolissimo ma in ottima in posizione per visitare la città.  CIAO REYKJAVIK !!!

Caricati i bagagli in auto si parte!!! Destinazione CIRCOLO D’ORO. Visiteremo  il parco Nazionale di Þingvellir,  Laurgarvatn, Geysir e la Cascata di Gulfoss.

Usciti da Reykjavik  iniziamo a gustarci un paesaggio più “naturale”. Arriviamo al parco Nazionale di Þingvellir dopo innumerevoli soste….siamo entusiati, la natura dell’Islanda ci ha già conquistato.

Þingvallavatn è un lago molto bello e le attrazioni del parco sono molte. La zona è Patrimonio dell’Unesco, un sito di rilevante importanza storica e geologica. Qui è sorto nel 930 d.C  l’AlÞingi, il primo Parlamento Islandese; inoltre in questa zona è visibile la frattura creata dall’allontanamento della placca tettonica nord Americana da quella Europea. I due continenti  si stanno allontanando da 1 a 8 mm all’anno. A parole sembra poco, ma i solchi visibili dimostrano che non è così. In alcune punti sono solo fessure ma in altri vi sono vere e proprie spaccature. Il fascino e la bellezza del luogo sono indescrivibili

Girovaghiamo alcune ore nel parco, percorrendo un paio di sentieri; vediamo il fiume, laghetti, cascate….un panorama davvero splendido.

Il parco è organizzato molto bene: sentieri ben segnalati, parcheggi, servizi pulitissimi (pensate che i servizi si possono pagare anche con carta di credito !!! )

Proseguiamo alla volta del lago Laurgarvatn, anche qui il paesaggio è davvero bello. L’idea era quella  di fermarci in qualche villaggio lungo la stada per un veloce pranzo ma….presto ci accorgiamo che qui le cose sono un po’ diverse: quei “puntini” segnati in cartina, che  pensavamo fossero piccoli paesini, il più delle volte sono semplici fattorie o piccoli agglomerati di case… ovvero 2 o 3 case ….dove ovviamente non ci sono nè locali ne negozi.

E quindi saltiamo il pranzo ! Beh noi non ci perdiamo d’animo facilmente… vorrà dire che faremo una bella cena!!

Arriviamo al B&B Geysir  verso le 14,30. Si trova a pochi Km dai Geyser di Haycadalur (o parco di Strokkur) e dalla cascata Gulfoss.

I primi ad accoglierci sono 2 simpatici cavalli che si assaporano l’erbetta del prato, poi arriva la gentile signora che gestisce il B&B, ci consegna le chiavi della stanza, molto carina e pulita e ci dà un po’ di utili informazioni. Tutta la struttura è nuova ed accogliente, immersa in un bel paesaggio.

Come da programma proseguiamo verso il parco naturale di Strukkur – Geyser…..ragazzi che spettacolo !!!!

Il geyser principale, ad intervalli regolari di 8-10 minuti, soffia a tutta potenza il suo getto di acqua bollente….e la gente intorno, tanta gente,  esclama in coro  “OHHHHHH “ !!! C’è chi applaude, chi scatta foto a ripetizione, chi rimane con il naso all’insù fin quando il getto non si esaurisce.

Si può salire in cima ad una collina in pochi minuti  e godersi lo spettacolo dall’alto….che si ripete con puntualità quasi svizzera.

Non vorremmo andarcene ma abbiamo ancora una meta da raggiungere: la cascata di Gulfoss

Dopo pochi chilometri dalla zona dei Geyser arriviamo al luogo indicato, parcheggiamo l’auto e percorriamo a piedi un piccolo sentiero che si snoda in un canyon stretto.Qualche minuto di cammino ed iniziamo a vedere nuvole di acqua nebulizzata, poi dietro l’angolo appare Lei, in tutto il suo splendore…. Doppio salto per un totale di 32 metri di altezza, la portata, a seconda delle stagioni,  varia dagli 80 ai 120 m3/s

Percorrendo tutto il sentiero ( non pericoloso) si ha la visione della cascata sia frontalmente che dall’alto e vi assicuro che lo spettacolo è fantastico, anzi di più !!!

Concludiamo questa giornata ricca di emozioni con una buona cena. Il locale, segnalato dalla  proprietaria del B&B, è una fattoria-agriturismo immersa nel verde, dove si possono gustare piatti di carne, formaggi e anche un delizioso gelato, tutto rigorosamente di loro produzione!!!

29 Luglio-  Da Geysir a Olafsvik

 

Come avrete capito siamo dei buongustai e la colazione per noi è fondamentale.

Al B&B Geysir è  ottima ed abbondante, si spazia dal dolce al salato: gofri caldi con succo d’acero, formaggio, frutta fresca, marmellate , pane… e poi ancora succhi di frutta, caffè, thè….insomma colazione per tutti i gusti !!

La sala è molto graziosa e tranquilla, incontriamo gli altri ospiti della struttura con cui condividiamo il piacere di un accogliente risveglio.

Partiamo subito dopo colazione, il percorso di oggi prevede il trasferimento fino a Olafsvik nella penisola di Snæfellsnes. I  265 Km che dobbiamo percorrere non sono molti ma probabilmente  le soste per ammirare il panorama saranno tante.

La prima è stata sicuramente la più impegnativa.

Stavamo percorrendo il fiordo Hvalfjörður nella zona di Akranes quando veniamo attirati da un piccolo cartello che indica “Glymur waterfalls”….a noi le cascate piacciono…..andamo a vedere….

Dalla strada principale percorriamo parecchi Km di sterrata prima di arrivare ad un parcheggio dove troviamo altre indicazioni e una cartina della zona. Non capiamo esattamente dove sia la cascata ma  decidiamo di andare comunque, ” tanto sarà là dietro no??? “

Imbocchiamo il  sentiero, non molto ben segnalato. La zona è particolare, selvaggia e affascinante.

Pensando di fare 4 passi, non abbiamo nemmeno indossato gli scarponcini da trekking ……. ” tanto sarà là dietro no??? “

Beh, abbiamo camminato per quasi 2 ore superando alcuni piccoli ostacoli, ad esempio un torrente…ma come,  il ponte non cè?? Certo che no !  Si passa su un tronco d’albero a circa un metro di altezza dal letto del torrente e si spera di non scivolare! Unico aiuto una corda fissa che passa da una riva all’altra.

Passato  il fiume ( non siamo caduti !!)  il sentiero si snoda salendo ripidamente lungo le pareti di un profondo canyon….. ma perchè abbiamo preso solo 2 bottigliette d’acqua? Ve lo dico io perchè ….” tanto sarà là dietro no???

Arrivati in cima, la vista di Glymur ci ripaga completamente. Con i suoi 198 m di altezza è la cascata più alta di Islanda. E il panorama è magnifico !!!

Tra andata e ritorno, un po di soste e tante foto ci sono volute circa 4 ore. Una bella camminata !!

Un po’ affaticati ritorniamo alla nostra auto e proseguiamo  l’itinerario.

Lungo la stada si incontrano spesso dei cavalli….in Islanda sono tantissimi e liberi di pascolare per prati e pendii, sono selvaggi e bellissimi. Ci fermiamo ad osservarli e loro,incuriositi dalla nostra presenza, si avvicinano e si lasciano accarezzare.

 

Arriviamo a  Borganes, una breve sosta per uno spuntino e un’occhiata in giro. Bello il panorama dalla punta del piccolo promontorio alla fine del paese.

La stada più avanti si allontana dal mare e all’orizzonte si inizia a vedere la penisola di Snæfellsnes con la cima innevata del suo Vulcano, lo Snælellsjökull.

Per arrivare ad Olafsik decidiamo di fare la strada che taglia la penisola passando nella parte interna. Un vero e proprio passo di montagna, molte curve e qualche dirupo ma cerchiamo di non farci caso…..eh chè sarà mai ?….Sulla cima le nebbie avvolgono tutto, ai lati della strada un po’ di neve ( ci mancava anche questa!!! ). Non ci rimane che affrontare la discesa  mozzafiato…. Quando riappare il cielo limpido il panorama è davvero splendido ! Ma quanto siamo ancora in alto !!! La strada sotto di noi, con i suoi tornanti, è ancora lunga !

Arriviamo a Olafsvik nel tardo pomeriggio.

Lasciati  i bagagli nell’ostello prenotato andiamo alla ricerca di un posto dove cenare.

Il villaggio è molto piccolo e i locali veramente pochi, solo due …un fastfood che scartiamo a priori e un ristorante nuovo, in una bella casa in legno. Ottima cena, usciamo soddisfatti.

La luce del crepuscolo è meravigliosa….nonostante la stanchezza stiamo in giro fino a tarda ora….. la notte  qui non arriva davvero mai !!!!

  Olafsvik alle 23,40

30 Luglio-  La penisola di Snæfellsnes

 

Sveglia presto, ci attendono tanti  posti nuovi da esplorare!!

Da Olafsvik seguiamo la strada in direzione Rif, dove facciamo una prima sosta per vedere la cascata di Svödufoss.Proseguiamo verso Hellissndur, dove appare in lontanaza il ghiacciaio del vulcano Snæfellsjökull.

 

Anche gli scorci sul mare sono bellissimi.La nostra attenzione viene  attirata da un grande campo di nera lava vulcanica, caratteristica principale del luogo; lasciamo la macchina in un piccolo parcheggio e ci avventuriamo a piedi ( questa volta indossiamo i mitici scarponcini da trekking!!!).

Decidiamo di seguire un sentiero che conduce ad cono di scorie vulcaniche.

Camminare in un campo di lava solidificata è tutt’altro che facile,il terreno è decisamente impervio, bisogna stare molto attenti a dove si mettono i piedi !!!

Il nostro stupore per questo splendido paesaggio è grande!!

Fra le rocce di lava solidificata crescono fiori minuscoli e piccole piante verdi che resistono al forte vento.

 

Dopo circa un’ora arriviamo al cono vulcanico, saliamo in cima ma resistiamo pochi minuti, il vento è così forte da togliere il respiro.Però che meraviglia….davanti a noi l’immensità del mare e questa distesa di lava a perdita d’occhio….

Tornati all’auto, proseguiamo il nostro giro verso il Parco Nazionale dello Snæfellsjökull che circonda le pendici dell’omonimo vulcano.

Il paesaggio è surreale….distese di lava di vari colori,dal nero al rosso bruno, create da eruzioni di epoche diverse. L’ultima eruzione dello Snæfellsjökull risale al 1800 e il vulcano deve la sua fama anche a Giulio Verne. Nel suo libro ” Viaggio al centro della terra” immagina di poter accedere alle profondità del pianeta proprio dal cratere di questo vulcano.

Arriviamo a Öndverðarnes, seguendo la pista n.ro 579 ( sterrata ma percorribile da auto non fuoristada) si giunge ad una spiaggia bellissima, di un colore dorato che, dopo aver attraversato distese di lava scura, non ti aspetti. Un luogo davvero incantevole. Bighelloniamo un po’ ammirando quello che ci circonda.

Ritornati sulla strada principale ci fermiano spesso perchè ogni angolo è diverso e presi da un entusiamo incontenibile vorremmo fotografare tutto  !

Visitiamo le spiagge di Djúpalon e Dritvík dove è possibile ammirare nel mare strane formazioni laviche. Alcune credenze popolari sostengono essere dimore di elfi e Troll.

Arriviamo a Lóndrangar dove c’è l’alto faro di Malariff e bellissimi pinnacoli rocciosi.

 

Tappa  successiva Hellnar, un piccolo villaggio di pescatori molto frequentato perchè punto di partenza del bellissimo sentiero che conduce ad  Arnastapi; 2,5 Km immersi in una riserva naturale ideale per il bird- watching. Il sentiero segue la costa frastagliata tra campi di lava,grotte di pietra e basalto e stormi di uccelli, offrendo scorci veramente splendidi.

Arnastapi è un piccolo agglomerato di villette per vacanze, un posto davvero tranquillo e bellissimo. Hellnar ed Arnastapi sono anche collegate dalla strada principale 574.

Percorrere il sentiero nei due sensi richiederebbe circa di 2 ore, ma i tempi si allungano notevolmente : le soste per ammirare il panorama e fare foto sono tantissime.

La passeggiata è davvero gradevole e rilassante.

 

Il bellissimo e maestoso vulcano Snæfellsjökull ci osserva dall’alto e sfoggia orgoglioso i suoi ghiacciai….

La penisola nel suo insieme è davvero fantastica e dedicare una sola giornata, anche se vissuta intensamente, non è sufficiente…..almeno non per noi. Nella nostra mente, ma soprattutto nel nostro cuore, fissiamo l’idea di tornare e chissà….magari andare in cima allo Snæfellsjökull per vedere se davvero è possibile fare un “Viaggio al centro della terra”.