Islanda 2023- Diario di Viaggio Episodio 5- Borgarfjörður Eystri

Islanda 2023- Diario di Viaggio Episodio 5- Borgarfjörður Eystri

5 Agosto

Partiamo dal nostro delizioso bungalow immerso nel modo degli Elfi per raggiungere la prossima destinazione, Borgarfjörður Eystri, località famosa soprattutto per la colonia di Puffins, ovvero pulcinellla di mare, che nidificano su un promontorio a pochi chilometri dal centro abitato.

Percorriamo la strada numero 94 ma prima di arrivare a destinazione facciamo una deviazione: vogliamo avvicinarci alla spiaggia nera di Herassanður il più possibile; la zona è un’area protetta per salvaguardare alcune specie animali, tra cui una colonia di foche he popola le rive del fiume. Percorriamo un paio di strade sterrate, la 944 e la 926 per raggiungere Husey, dove c’è una guesthouse e da dove speriamo di poter fare una camminata verso la spiaggia.

In realtà Husey non è così vicino al mare e non è possibile andare oltre, la zona è tutta recintata. Abbiamo scoperto che in Islanda tutti i terreni sono privati ed è per questo che spesso non si possono raggiungere spiagge o aree particolari.

Peccato…ci fermiamo però in un’area sosta e…sorpresa vediamo la colonia di foche sul fiume! Sono pacificamente sdraiate a godersi il sole, ce ne sono parecchie e di diverse dimensioni, alcune decisamente grandi, altre più piccine! Belle! Non pensavamo di riuscire a vederle!

Pranziamo osservando le foche e il fume e poi ripartiamo per Borgarfjörður Eystri.

Raggiungiamo nuovamente la strada 94, lungo il percorso è possibile vedere un particolare “autogril” creato da un eccentrico islandese. Si tratta di una casetta con dentro un distributore automatico di bevande e qualche snack, alimentato ad energia solare. Accanto alla casetta un tavolino dove potersi rifocillare! Abbiamo trovato quest’idea fantastica!!!

Dopo qualche chilometro la strada lascia la grande piana e inizia a salire verso le montagne. Vista meravigliosa!

Arriviamo in cima al passo, facciamo una breve sosta per osservare il panorama. Da questo punto partono diversi trekking sulla montagne circostanti, devono essere molto belli!

Procediamo e scendiamo verso la destinazione. La strada è bella, tutta asfaltata, quando venimmo qui per la prima volta non lo era (2016)

Abbiamo notato che le strade sono migliorate molto in questi anni, parecchie che ricordavamo sterrate ora sono asfaltate, in generale sono tutte ben tenute.

In breve tempo siamo arrivati al mare, che ci incanta per il suo meraviglioso colore.

Ed ecco le prime abitazioni di Bakkagerði.

E’ l’unico centro abitato di Borgarfjörður Eystri; trovato il nostro hotel lasciamo i bagagli e andiamo subito alla ricerca dei Puffins.

Il promontorio su cui vivono nei mesi estivi è alla fine dell’unica strada che c’è: si lascia l’auto nel parcheggio e in pochi minuti si raggiunge il promontorio. Vi anche un piccolo porticciolo e un bar, aperto solo nelle ore centrali della giornata.

Già in lontananza vediamo sulla collinetta le sagome di questi simpaticissimi volatili : non sono tantissimi ma già abbastanza per un primo servizio fotografico.

Ne vediamo molti in mare, forse è l’ora della pesca.

Restiamo in osservazione parecchio tempo, poi all’ora di cena torniamo in hotel.

A domani puffins, noi ora ci godiamo la luna nel cielo…

6 e 7 Agosto

In questi due giorni la nostra principale attività è stata quella di osservare i puffin e fare qualche camminata respirando l’aria del mare.

Osservare così tanto questi splendidi animali ci ha permesso di capire meglio come vivono. Li abbiamo già visti altre volte ma mai così tanti e per così tanto tempo.

La loro “casa” non è un nido bensì una tana, un buco scavato nel terreno, spesso utilizzano anche vecchie tane di altri animali.

Qui la femmina depone un uovo che verrà covato da entrambi i genitori per circa 40 giorni.

Dopo la schiusa dell’uovo entrambi provvedono a nutrire il piccolo pescando piccoli pesci.

Devono stare molto attenti perché alcuni predatori potrebbero come i gabbiani potrebbero catturare il pulcino oppure tentare di rubare il pesce appena pescato. Li abbiamo visti difendersi e volare lontano dalla tana, sono veloci e astuti.

Vivono sulla terra ferma solo pochi mesi all’anno, da aprile ai primi di agosto, giusto il tempo di procreare e rendere autonomo il pulcino, poi tornano in mare aperto e li rimangono per il resto dell’anno.

La zona dove vivono abitualmente è l’Oceano Atlantico settentrionale.

E’ una specie a rischio estinzione per la carenza di pesce nel mare e anche per la caccia che fortunatamente, grazie ad alcune leggi, è stata ridimensionata ( purtroppo non del tutto eliminata!)

Noi siamo innamorati di questi magnifici pennuti perché sono simpaticamente goffi quando sono a terra, è divertente verderli saltellare, scivolare, zampettare per poi agilmente prendere il volo e sparire in mare.

Nell’immagine che segue vedete un puffin in atterraggio!

A completare il tutto c’è il panorama, che da questo promontorio è favoloso. Non si fatica a stare in un luogo così…anzi è davvero difficile andarsene!!

Da Borgarfjörður Eystri partono altre camminate, un famoso trekking parte da qui per arrivare a Seyðisfjörður, sono necessari tre giorni di cammino. Noi nella nostra precedente visita abbiamo fatto il tratto iniziale, che porta a Brúnavik, una breve passeggiata ma molto bella!

Come avrete intuito questo è uno dei nostri luoghi del cuore e esserci ritornati ci ha reso molto felici! Consigliamo assolutamente di fare una visita, anche solo di un giorno, per potersi sentire un po’ “fuori dal mondo” !!