Islanda 2023- Diario di Viaggio Episodio 6- Il lago Mývatn

Islanda 2023- Diario di Viaggio Episodio 6- Il lago Mývatn

8 Agosto

E’ giunta l’ora di un altro spostamento: lasciamo Borgafjörður Eystri per andare al Lago Mývatn.

Se guardate una mappa noterete che non ha molto senso, praticamente torniamo indietro…si proprio così: per riuscire a trovare una sistemazione a Borgafjörður abbiamo dovuto fare un un piccolo cambio di itinerario.

Non sono molti chilometri se si percorre la Ring Road, cioè la strada numero 1, ma noi amiamo complicarci la vita e quindi decidiamo per un percorso alternativo. Passeremo per Vopnafjörður percorrendo la strada di montagna 917 sterrata (ma percorribile con auto normali).

La imbocchiamo pochi chilometri dopo Elgistaðir, inizialmente non è sterrata ma poco dopo il sogno finisce e iniziano i sobbalzi.

In realtà la strada è in buone condizioni, praticamente in piano, segue il corso del fiume Jökulsá á Brú prima che arrivi alla spiaggia nera di cui abbiamo parlato nei precedenti articoli.

All’altezza dello spiaggione inizia la salita, bei tornanti con un panorama splendido.

Incrociamo alcune auto che scendono e moto che salgono con noi, allora non siamo soli a percorrere questa strada!

Man mano che si sale il panorama è sempre più bello, il mare lascia spazio a montagne severe, roccia vulcanica pura! Si arriva ad un passo e poi inizia una ripida discesa; qui la strada non è proprio una meraviglia comunque si va avanti, finchè finalmente ecco di nuovo il mare! Siamo nel golfo di Vopnafjörður!

Decidiamo di concederci una pausa e pranzare con vista mare: notiamo un magnifico scoglio, molto suggestivo, l’ideale per gustarci il nostro panino.

Il luogo è veramente “wild” e questo a noi piace moltissimo! Oltre a noi solo qualche pecora.

Siamo stati fortinìunati anche con il meteo, c’è un bel sole; diversamente, con pioggia o nebbia, la strada 917 è meglio non percorrerla.

Arriviamo finalmente a Vopnafjörður , una cittadina sonnolenta ma con tutto quello che serve. Non è proprio di passaggio e non è sulle rotte turistiche quindi tutto è molto tranquillo.

Percorriamo quindi la 85, che attraverso un lungo pianoro e poi qualche altura ci ricongiunge alla Ring Road.

Arriviamo finalmente al Lago, abbiamo prenotato una stanza a Reykjahlíð, la località principale.

Vi sono diversi hotel e campeggi, la nostra è una soluzione ibrida: una stanza in un bungalow.

La struttura è situata in un campo di lava molto particolare, il terreno è percorso da “bolle” di lava solidificata, difficile da spiegare a parole questa stranezza geologica.

La stanza è piccolissima ma con due belle finestre con vista sul campo lavico; di fronte, in un’altra casetta la sala per la colazione.

Il tempo purtroppo si è rannuvolato, anzi pioviggina pure…ci rilassiamo un attimo e poi usciamo per la cena.

9 Agosto

Il lago Mivatn e i suoi dintorni sono un vero museo geologico!

Ovunque ci sono particolarità uniche, come vulcani attivi, soffioni di vapori sulfurei, fanghi ribollenti, formazioni rocciose di varie epoche ed eruzioni. Insomma una meraviglia.

Il lago come è oggi nasce da una serie di gigantesche eruzioni : circa diecimila anni fa una prima eruzione sciolse un ghiacciaio che originò un primo lago, successivamente a distanza di secoli un altra eruzione creò nuovi sbarramenti e formazioni rocciose dando origine all’attuale Mývatn .

Nei dintorni l’attività vulcanica è ancora ben visibile nella zona del cratere Krafla, a pochi chilometri dal centre abitato. Il vulcano nel 1975 diede spettacolo con una serie di eruzioni, oggi pare tranquillo ma da varie fessure nel terreno fuoriescono colonne di vapore. Per sfruttare questa energia geotermica è stata costruita una centrale elettrica.

Hverir è un luogo dal fascino quasi extraterrestre : le sue montagne colorate, le pozze di fango ribollenti e i vapori sulfurei sono davvero incredibili.

Hverfell è un vero spettacolo: un largo cono vulcanico che domina tutto il Mývatn e su cui è possibile salire, una camminata non molto impegnativa porta alla sua sommità da cui si gode una spettacolare vista su tutta l’area. E’ un cratere piuttosto giovane, ha circa 2700 anni ed è nato da una delle tante eruzioni della zona.

Avendo già visitato nel viaggio precedente queste zone ci siamo dedicati maggiormente al lago: una passeggiata ad Höfði ci rivela belle formazioni laviche, una vegetazione fitta che si affaccia direttamente sulle limpide acque del lago.

Molto particolari sono i Klasar (ovvero pilastri di lava) che si trovano nella parte più a sud di Höfði più precisamente a Kálfaströnd.

Visitiamo poi la zona sud del lago, dove è possibile ammira gli Skútustaðagigar, pseudo crateri formati da lava che a contatto con le acque del lago, ha innescato esplosioni che hanno dao origine a queste “buche”.

Il luogo ha un fascino indescrivibile, nelle acque che li circondano si possono osservare anatre, oche selvatiche, cigni e altri uccelli, insomma un piccolo paradiso.

Nell’immagine che vedete, una bella famiglia naviga tranquilla: un genitore porta in giro per il lago i suoi piccoli tenendoli fra le ali (sono due) mentre l’altro genitore procura il cibo…che tenerezza!!!

Vi sono vari sentieri da scegliere, ovviamente noi abbiamo fatto il più lungo…

Continuiamo il giro con la costa occidentale, bella ma meno interessante.

Nel pomeriggio visitiamo Grjótagjá, una piccola grotta con un laghetto di acqua calda, famosa location di “Trono di Spade”. L’apertura è praticamente solo una fenditura ma quando si è dentro si resta sorpresi perché è una piccola meraviglia. Il colore azzurro del lago è veramente suggestivo. E’ vietato bagnarsi, anche perché da qualche anno la temperatura dell’acqua, che era di circa 40-45°C è salita a 50, un pochino troppo per la nostra pelle!

Terminiamo il nostro giro con la visita al campo lavico Dimmubogir, sicuramente tra i più grandi e fascinosi di tutta l’Islanda. Vi sono vari percorsi di diverse lunghezze, tutti molto caratteristici.

Queste formazioni laviche nascono da particolari condizioni che si sono create durante una eruzione di 2000 anni fa e che hanno generato questi pilastri, queste forme uniche. Un posto che pare provenire dal jurassico,

Per competare la nostra giornata ceniamo nel ristorante della azienda agricola Vogafjos, location molto graziosa con vista lago e cucina eccellente con prodotti locali.