Bhutan-Diario di viaggio Episodio 4 – La valle di Trongsa

Bhutan-Diario di viaggio Episodio 4 – La valle di Trongsa

17 Agosto 2011

Lasciamo Punakha subito dopo colazione, diretti a Trongsa. Il percorso sarà di circa 140 Km, la strada tortuosa.

Ci fermiamo dopo pochi Km a Wangdue Phodran, piccolo villaggio con case tradizionali in legno molto vicine una all’altra. Per prevenire possibili incendi tra queste abitazioni, il governo ha deciso di costruire un nuovo villaggio a circa 4 Km, in cui verrano trasferiti tutti gli abitanti appena sarà terminato. Certo non sarà caratteristico come l’originale ma certamente più sicuro per i cittadini. A Wangdue visitiamo lo Dzong, costruito nel 1638 sul crinale di una collina, in una posizione da cui si domina tutta la valle; poi ci fermiamo al mercato, dove possiamo incontrare gente del luogo e ammirare i prodotti tipici della zona: peperoncini di varie dimensioni, melanzane, formaggio di latte di yak, aglio, felci. Come in ogni parte del mondo, il mercato è il luogo migliore  per  immergersi nella vita quotidiana… tanti bambini gioiosi, colori, odori, cibi strani…bellissimo !!

 

Ripartiamo verso Tronsga e dopo pochi minuti inizia a piovere molto. La strada sale verso il passo di Pele Là, a 3420 metri di altitudine. Lungo il percorso incontriamo parecchie frane cadute da alcuni giorni, per fortuna ci sono ruspe al lavoro che rendono agibile la strada ma il viaggio è comunque rallentato.

Superate le difficoltà arriviamo al villaggio di Nobding, dove ci fermiamo per il pranzo. Finora abbiamo sempre mangiato molto bene e anche questa volta il cibo è squisito: riso rosso con melanzane fritte in pastella, broccoli con formaggio, verdure saltate, maiale in agrodolce, mele con panna liquida. All’interno del ristorante è possibile acquistare piccoli oggetti di artigianato lavorati da persone del villaggio: ci porteremo a casa un mestolo di legno grezzo e un beauty case in stoffa.

Proseguiamo il viaggio, la strada è ancora tortuosa fino in cima al passo Pele Là. La vegetazione è splendida: si passa dai pini dell’Himalaya ai rododendri in altura,  più in basso fitte foreste tropicali…una meraviglia, nonostante il brutto tempo. Dopo la vetta la vegetazione si dirada e si apre la valle del Mangde Chhu, con pascoli di mucche e yak, campi coltivati a grano, orzo, patate, senape. Si superano alcuni piccoli villaggi e a Chendebji facciamo una sosta per visitare il suo bianco Chorten, simile al Swayambhunath di Katmandu. La location è molto suggestiva, il chorten sorge accanto ad un’ansa del fiume.

Verso le 16,30 siamo finalmente in vista di Trongsa, 2180 metri di altitudine. C’è uno dzong molto bello che domina la valle e un fiume impetuoso.

Arriviamo al Yangkhil Resort dove passeremo la notte. Carino, stanze molto pulite e con un grande bagno. Anche qui ci offrono il thè con i biscotti come segno di ospitalità e noi apprezziamo molto!

Cena alle 19,30; tra le tante portate ci sono anche gli spaghetti al sugo di pomodoro…e sono ottimi !

Riceviamo una telefonata da Louise, la titolare del nostro tour operator. Vuole sapere se và tutto bene, se il viaggio è di nostro gradimento. Bel gesto, inaspettato. La incontreremo al nostro arrivo a Thimphu.

18  Agosto

Oggi il tempo è piuttosto autunnale, una fitta nebbia mattutina lascia il posto ad una leggera pioggia…ma non ci perdiamo certo d’animo, abbiamo in programma la visita dello Dzong di Trongsa. Imponente e maestoso è in una posizione spettacolare, è stato costruito nel XVI secolo seguendo il crinale della collina.

 

Dalla cima, nonostante il brutto tempo, ci godiamo il bel panorama.Poi visitiamo la torre  di osservazione Ta Dzong, oggi un museo molto interessante. Anche qui, dall’ultimo piano si vede un panorama magnifico.

Ci concediamo un giretto in città: Trongsa è la terza città del paese ma le dimensioni sono quelle di un villaggio di montagna! Poche case, qualche bottega…

…e tanti sorrisi: bambini e adulti ci guardano incuriositi e ci salutano con simpatia.

Rientriamo in hotel per il pranzo, come sempre tanti buoni piatti, comprese le famose felci servite con una salsa al formaggio.

Il nostro viaggio itinerante prosegue verso la  regione del Bumthang. Lasciamo Tronsga con un pallido sole, ma poco dopo il tempo peggiora nuovamente. La strada è ripida e con molte curve, quando arriviamo al passo Yotong La (3425 metri ) la nebbia è nuovamente con noi. Nonostante tutto sia avvolto dalle nubi, riusciamo a vedere la rigogliosa e magnifica vegetazione: rododendri grandissimi, pini, abeti, ontani, bambù…che spettacolo!!  Tandin ci spiega che qui anche a 4000 metri di altitudine ci sono alberi altissimi e fitte foreste, un paesaggio completamente diverso dalle nostre montagne ! Bellissimo vedere queste differenze!

Scendiamo dal passo e ovviamente la strada è ancora tutta curve e sobbalzi ma l’entusiamo per il paesaggio ci fà sopportare qualsiasi disagio!

Il Bumthang è un altopiano a circa 2700 metri di altitudine e si apre alla vista quasi all’improvviso: è bellissimo nonostante la pioggia, ci sono molti campi coltivati, la maggior parte a grano saraceno. Qui non coltivano riso, il clima è più freddo e l’altitudine maggiore rispetto alla zona di Punakha.

Arriviamo in un piccolissimo villaggio dove c’è un negozio di artigianato locale, ovviamente ci fermiamo a curiosare…ci sono oggetti bellissimi, alcuni antichi. Compriamo un po’ di cose, tra cui un vecchio gong.

Riprendiamo la strada sotto una pioggia battente. Finalmente arriviamo a Jakar, il villaggio più grande del Bumthang. La Rincheling Guest House sarà la nostra base per due notti.

La guest house è particolare, in pieno stile montanaro. Le camere si affacciano su un cortile pieno di piante e fiori; all’interno sono tutte in legno, con una stufa e legna pronta all’uso fuori dalla porta.Davvero carino e caratterisitico.

I pasti vengono serviti in una sala da pranzo nell’edificio più grande dove c’è la recption.

Ci rifocilliamo con il thè di benvenuto, poi una bella doccia calda, un po’ di relax e la cena.

Attraversiamo il cortile per tornare in camera, respiriamo l’aria frizzante, il profumo di legna che esce dai camini e ascoltiamo il silenzio…che pace !!!