Katmandu e la sua valle

Katmandu e la sua valle

Katmandu era nei nostri pensieri da molti anni, più che una meta un mito… finalmente nel 2011 siamo riusciti a realizzare uno dei nostri sogni e unendo due viaggi in uno abbiamo vistato Katmandu, parte della sua valle e il Bhutan ( diario di viaggio dedicato, già pubblicato).

E’ stato un viaggio che si è rivelato una splendida esperienza di vita, ci ha permesso di scopire culture millenarie, luoghi e gente meravigliosa.

Nel  2015 un terremoto devastante ha segnato profondamente tutta la comunità, distruggendo interi villaggi, danneggiando gravemente Katmandu. La notizia ci lasciò senza parole, vedere le immagini del disastro e della disperazione della gente ci colpì nel profondo del cuore.

Oggi Katmandu sta rinascendo, i Nepalesi stanno cercando di riportare all’antico splendore i templi e le case distrutte dal sisma, una ricostruzione non facile ma possibile anche grazie alla tenacia di questo popolo.

Quello che abbiamo visto in quel viaggio sicuramente è cambiato ma abbiamo deciso di pubblicare comunque i nostri ricordi, per condividerli con chi avrà voglia di scoprie com’era Katmandu prima del terremoto.

Dedichiamo l’articolo  a questa gente meravigliosa, a Katmandu e a tutti i villaggi della splendida Valle, che hanno conquistato il nostro cuore e che speriamo di poter visitare ancora in futuro.

7-8 Agosto 2011

Finalmente si parte, 2 sogni che avevamo nel cassetto si stanno per avverare! Nepal e Bhutan, fantastico!! Saremo in compagnia di due cari amici viaggiatori, Marina e Andrea, che ci raggiungeranno a Katmandu il 12, per poi partire tutti insieme il 15 Agosto alla volta del Buthan.

Partiamo da Milano, scalo a Delhi e arrivo a Katmandu, atterraggio ore 14.45 del 8 Agosto; poco prima dell’atterraggio godiamo di uno splendido paesaggio, verdi colline circondano Katmandu e in lontananza la catena Himalayana…

In aeroporto facciamo il visto di ingresso multiplo perchè usciremo e rientreremo dal Nepal un paio di volte, costo 40$  testa, validità un mese.

Sbrigate le formalità doganali troviamo ad attenderci il minibus dell’hotel dove alloggeremo, il Nirvana Garden.

La camera è meno bella del previsto ma è molto pulita e l’hotel ha un bel giardino che lo isola dal caos cittadino ( che è tantissimo!!)

Una doccia per riprendere le sembianze di esseri umani e via in giro per la città. Siamo nel questiere Thamel, famoso perchè quasi tutti i turisti alloggiano qui per l’alta concentrazione di hotel e guesthouse e perchè vi sono tantissimi negozietti di artigianato, agenzi turistiche e ristoranti.

Il tempo scorre veloce e arriva in un baleno l’ora di cena: proviamo un grazioso ristorante thailandese, il Yin Yang, dove assaggiamo noodle con pollo e verdure, banane al cocco e banane fritte, tutto molto buono.

Dopodichè a nanna, abbiamo un po’ di sonno da recuperare!

9 Agosto

Ci svegliamo rigenerati, pronti per iniziare il nostro tour per la città.

Andiamo a Durban Square seguendo l’itinerario suggerito dalla Lonely Planet che si snoda tra le vie della città; le sensazioni sono subito tantissime e forti…caos inimmaginabile, ci si deve districare tra gente, auto, carretti, moto, animali e il caldo…insomma la classica città orientale, dove inizialmente ti senti frastornato, poi ti diverti nel vedere cose a cui non sei abituato!

Come sempre gli itinerari suggeriti dalla Lonely Planet sono interessanti, infatti lungo il percorso ci sono molti templi da ammirare ( alcuni veramente belli, altri meno) e si arriva nella famosa piazza con gli occhi già pieni di immagini.

Durban Square è incredibilmente bella, l’ingresso a pagamento è pienamente giustificato.

Degno di nota il palazzo della Kumar, ma in generale è tutto interessante, si respira una bella atmosfera. Come in tutti i posti turisitici ci sono una miriade di venditori di oggetti vari che ti inseguono ovunque, così ecco che iniziamo con gli acquisti…2 collane in pietre dure, non sono di gran qualità ma sono carine e costano veramente poco ( ovviamente dopo un’estenuante contrattattazione).

Per pranzo torniamo verso il nostro quartiere, dove abbiamo “addocchiato” una  bakery con cosine appetitose. Nel pomeriggio vaghiamo ancora per le vie di Thamel poi il tempo peggiora, inizia a piovere, così decidiamo di rientrare in hotel e prepararci per la cena in attesa che cessi la pioggia.

Ceniamo in un ristorante indiano, Pollo tandori, naan al formaggio e birra Everest!

10 Agosto

Oggi la nostra meta è Baktapur, una città antica a pochi chilometri da Katmandu.

Prendiamo un taxi ( anche qui lunga contrattazione), fuori dall’hotel ce ne sono sempre tanti, i taxisti sanno che i turisti prima o poi si muovono…

Il tragitto non è lungo ma il traffico è pazzesco. Dopo circa 45 minuti arriviamo a destinazione: si respira aria di altri tempi, la città ci appare subito in tutta la sua bellezza; è molto curata e pulita e i templi sono magnifici. Ci sono 3 piazze principali e un dedalo di vie caratteristiche, tutte da esplorare.

Siamo entusiasti, ci godiamo ogni angolo, ogni particolare di questa città, così affascinante e carica di storia. La bellezza è anche nel poter osservare la gente durante le normali attività di vita quotidiana, con un ritmo lento e sereno, che mette pace… sembra davvero un’altro mondo!

Bellissime le botteghe, le case con i panni stesi, i bambini che giocano nelle piazze e poi i templi…davvero spettacolare.

Pranziamo in un bar ubicato al primo piano di una casa in centro, in una delle piazze principali, così abbiamo la possibilità di osservare dall’alto il panorama sulla città; fà molto caldo, una bibita fresca e un piatto di riso ci permettono di recuperare le energie e proseguire nel nostro girovagare.

Alle 15 il nostro taxista ci attende alle porte della città, decidiamo di rientrare in hotel in attesa che passi il monsone; una doccia, un po’ di relax sorseggiando un thé e poi dinuovo a passeggio.

Ceniamo al “Thamel House Restorant”, cucina nepalese; scegliamo il menù fisso per poter assaggiare più cose: Antipasti: Semi di soia tostati ed aromatizzati, patate arrosto speziate, zuppa di fagioli, momo al sugo; da sorseggiare grappa di riso servita in ciotole di terracotta.

Il menù prosegue con: pollo a tocchetti, spezzatino di montone, dahl ( lenticchie), spinaci, verdure miste stufate, funghi in umido, il tutto accompagnato da riso bianco.

Per finire il dessert:yogurt con cannella, cocco e mandorle.

Il tutto veramente molto buono, torneremo sicuramente con Marina e Andrea!

Usciti dal ristorante altra visita del monsone…piove piove piove…

11 Agosto

I taxisti qui sono molto intraprendenti, così  appena usciamo dall’hotel troviamo il signore che ci ha accompagnato ieri a Baktapur e concordiamo anche per oggi un giretto, ormai è il nostro taxista di fiducia!

Decidiamo di visitare alcuni villaggi sulle colline di Katmandu: Kirtipur, Kokana e Bungamati.

Kirtipur: il paesino è in cima ad una collina da cui si gode una bella vista su Katmandu e la catena Himalaiana. Incontriamo un signore che parla italiano, ci accompagna in giro per il paese, tra templi e piccole botteghe artigiane, qui si produce a mano la carta di riso. Salutiamo il nostro accompagnatore, gli lasciamo una piccola mancia, ci sembra corretto visto che praticamente è stata una guida turistica.

Anche qui arriva la pubblicità…

Ci spostiamo a Kokana, il paesaggio è bellissimo e molto verde, con risaie a terrazza. Si paga al villaggio un biglietto di ingresso e poi si può girare liberamente, osservando le attività di pastori, donne al lavatoio, contadini…

Storiella curiosa: nel villaggio ci sono capre, oche e anatre  ma NON GALLINE !!! Qui molti anni fà ci fù una specie di epidemia, la gente si ammalò dopo aver mangiato carne di pollo per cui, da quel momento, questi animali furono banditi!

Altra particolarità, tutte le case sono adornate con i pepeproncini che vengono messi ad essiccare al sole e danno un magnifico tocco di colore !

Lasciata Kokana andiamo a Bungamati: una piazza con un tempio un po’ malandato  altri piccoli tempietti, artigiani che lavorano il legno e tanta pace…

Nel frattemo il cielo diventa plumbeo, è in arrivo il monsone della giornata. Rientriamo in Hotel e vista la quantità di pioggia che scende dal cielo ci facciamo una piccola pausa relax.

Usciamo per cena, andiamo al Thay: zuppa di noodle con pollo e verdure

12 Agosto

Oggi siamo emozionati, nel pomeriggio arriveranno Marina e Andrea ! Appuntamento in hotel, salvo imprevisti dovrebbero arrivare alle 15.30-16.

Ci svegliamo presto, l’intenzione è di raggiungere con il taxi il villaggio di Nagarkot, verso le montagne e da dove si può ammirare l’Himalaya più da vicino. Purtroppo però il tempo è brutto, la strada per arrivare a Nagarkot non è agevole e quindi cambiamo meta, andiamo al tempio di Gokarna fuori città. Il paesaggio è molto bello, verdi colline punteggiate da casette.

Il tempio è in riva al fiume, con statue molto antiche. Ci sono parecchie persone raccolte in preghiera, il che rende il tutto ancora più suggestivo.

Alle 9.30 siamo già di ritorno in città, andiamo a fare colazione in una bella bakery dove ci servono torta di carote e caffè; c’è il wifi gratuito, navighiamo un po’ in internet, visto che nel nostro hotel il servizio è da due giorni che non funziona.

Gironzoliamo per Thamel facendo acquisti ( pashmine, magliette, cd musicali), il quartiere ci piace molto per la sua vivacità e i suoi colori, per la gente di tutti i tipi che affolla le strette vie.

Verso le 15 inizia a piovere, così rientriamo in hotel e aspettiamo gli amici. Finalmente, nonostante il lungo viaggio, alle 15.30 come da programma ecco arrivare Marina e Andrea! Che emozione incontrare a così tanti chilometri da casa persone amiche!

Nonostante la stanchezza per il viaggio Marina e Andrea sono curiosi di iniziare la visita della città per cui li portiamo subito a Thamel. Per fortuna non piove più.

Ceniamo allegramente al Thay, tutto delizioso come sempre!

13 Agosto

Oggi giro turistico della città, Andrea si rivela un’ottima guida scegliendo percorsi alternativi, così scopriamo angoli della città che non avevamo ancora visitato. Arriviamo a Durban Square, oggi è vivacissima perchè è un giorno di cerimonie religiose e molte persone vengono a pregare nei templi portando offerte, fiori, cibi per gli dei, davvero suggestivo!

Fa molto caldo, la giornata è bella e il sole è splendente e dopo aver girovagato ovunque decidiamo di rinfrescarci in un bar vicino a Freek Street,  con terrazza panoramica che domina tutta la piazza…bellissimo!

Nel pomeriggio, di ritorno a Thamel veniamo sorpresi dal monsone, così ci rifugiamo in un Pub Irlandese a bere una birra, un aperitivo che ci riporta in Europa per qualche minuto.

Rientriamo in hotel per una doccia e poi una gustosa cena al Nepalese.

14 Agosto

La giornata è bella qundi proponiamo a Marina e Andrea la visita di Baktapur, che a noi è piaciuta davvero tanto. Decidiamo anche di visitare Changunairan, famosa per il suo tempio.

Come sempre ci accompagna Suresh con il suo taxi; andiamo prima a Changunairan, situato in cima ad una della colline che circondano Katmandu: bellissima la vista sulla verdissima valle e le risaie. La strada per arrivare quassù sale parecchio e l’auto del nostro taxista dà qualche segno di cedimento, ma Suresh ci rassicura, tutto sotto controllo.

Il tempio è molto bello, uno dei più ben conservati che abbiamo visto finora. Anche il cortile è molto interessante, c’è un’iscrizione su pietra del 400 e una bella atmosfera.

Il paesino è molto grazioso, incontriamo parecchie persone vestite a  festa che ci salutano con calorosi sorrisi.

Torniamo a valle e ci dirigiamo a Baktapur.

Oggi è un giorno particolare, si celebra la festa di GAI JATRA, la Festa delle mucche. Le famiglie che hanno perso un parente nel corso dell’anno sfilano per la città travestiti da mucca, dipingono le mucche di colori sgargianti, addobbano carri trainati da vacche in onore del defunto, i bimbi vengono truccati e vestiti in modi particolari, sempre in onore del parente. Si crede che la mucca  accompagni il defunto nel viaggio verso l’aldilà, in modo che la sua anima possa riposare in pace. Ogni famiglia prepara il proprio carro con amore e a volte spendendo molti soldi. Sul carro si posiziona una specie di “torre”, addobbata con foto del defunto, fiori e festoni. In cima corna di mucca stilizzate.  A differenza di quel che si può pensare è una festa molto allegra, tutti cantano e ballano, alcune famiglie pagano una banda musicale che accompagna il corteo.

La città è letteralmente assediata dalla gente, riusciamo a muoverci a fatica, inoltre fa veramente molto caldo.

Decidiamo di goderci la festa dall’alto, così andiamo nel ristorante dove avevamo già pranzato l’altro giorno, in una delle piazze centrali e da uno dei tavoli sulla terrazza ammiriamo la folla che festeggia.

Nel pomeriggio ci buttiamo anche noi tra la gente, è tutto molto divertente! Con molta fatica riusciamo a raggiungere Suresh nel parcheggio dei taxi e rientriamo a Katmandu.

Una doccia ristoratrice e poi a cena al Decheling Garden Restaurant, cucina tibetana. I piatti sono simili a quelli gustati al nepalese ma meno speziato: una zuppa di carne e verdure accompagnata da riso, momo e polpette vegetali. Particolare la “cagliata” con la frutta, servita a fine pasto.

Rientriamo in hotel sotto la pioggia, prepariamo le valigie, domani mattina si parte!

15 Agosto

Partiamo per l’aeroporto con 2 taxi, uno  naturalmente guidato da Suresh e l’altro da suo fratello. E’ stato bello ascoltare i racconti di Suresh sulla vita in Nepal, ci ha permesso di comprendere meglio la loro filosofia, la loro religiosità. E’ un popolo molto tollerante e gioioso, nonostante la povertà e le difficoltà che incontrano ogni giorno, davvero bella gente!!

Arriviamo in aeroporto e iniziamo le formalità di imbarco per il Buthan…ma questa è un’altra storia, se avete avete voglia di leggerla cliccate sul seguente link:

https://www.unalternativa.it/category/viaggi/asia/bhutan/

 

26 Agosto

Lasciamo il Bhutan con un nodo in gola, è stata un’esperienza indimenticabile che ha arricchito le nostre vite.

Decolliamo da Paro verso Katmandu, questa volta vediamo bene la catena Himalayana, il capitano dell’aereo ci indica il monte  Makalù e l’Everest in tutta la sua maestosità…meraviglioso, emozionante, un vero spettacolo !!

Arriviamo a Katmandu in orario, soggiorneremo nuovamente al Nirvana Garden.

Fuori dall’hotel c’è Suresh con il suo taxi, così, dopo una veloce rinfrescata, partiamo con lui per visitare Pashupatinath, il più grande tempio Hindu del Nepal e Bodhnath.

Il ritorno in città è scioccante, il Bhutan è decisamente più tranquillo e molto molto meno trafficato! Avevamo scordato quanto caotica fosse Katmandu…in più fa un caldo pazzesco, oggi sono 32 gradi con umidità altissima!!!

Arriviamo a Pashupatinath già piuttosto affaticati; l’accesso al tempio è concesso solo agli Hinduisti, il resto del sito si può visitare liberamente pagando l’ingresso; vediamo alcune cremazioni di defunti lungo il fiume Bagmati, la cerimonia funebre è piuttosto toccante ed impressionante; ci teniamo a dovuta distanza per rispetto, è un momento molto intimo per i familiari del defunto e fare fotografie o avvicinarsi troppo è decisamente di cattivo gusto. Il defunto è avvolto in teli di stoffa colorata e viene posto sulla pira di legno dove viene cremato, vicino alla riva del fiume, dove verranno poi gettate le ceneri.

Nonostante ci sia un gran viavai di gente il luogo esprime pace e invita alla riflessione.

In questa zona le acque del fiume Bagmati sono veramente sporchissime, oltre alla ceneri dei defunti vengono buttati in acqua rifiuti di ogni genere, la cosa sconvolgente è che la gente ci fa anche il bagno…siamo scioccati ma anche questo è motivo di riflessione…

Trascorriamo a Pashupatinath parecchio tempo, dopodiché risaliamo sul nostro taxi e ci dirigiamo a Bodhnath.

Lo stupa è decisamente bello e affascinante, l’atmosfera che si respira è particolare; il bianco della sua cupola contrasta con gli occhi del Buddha posizionati sulla guglia, occhi molto espressivi e penetranti che sembrano seguire ovunque i fedeli. Intorno alla base ci sono 108 sculture e 147 nicchie che contengono ruote di preghiera. I fedeli girano intorno allo stupa pregando, come vuole la tradizione.

Un sito devvero magico e suggestivo, assolutamente da non perdere!!

Rientriamo in hotel nel tardo pomeriggio, una doccia veloce a poi a cena al Tibetano.

27 Agosto

La giornata è soleggiata e calda; partiamo presto per andare a visitare il tempio di Swayambhunath o tempio delle scimmie        ( per via delle numerose scimmie che vivono lì).

Si trova sulla sommità di una collina che domina tutta la città e non è solo un tempio ma un complesso molto grande, dove al centro c’è uno stupa bianco. Vi sono un paio di punti di accesso al complesso ma la grande scalinata ubicata nella parte orientale è sicuramente la più suggestiva, è la scala utilizzata dei pellegrini per raggiungere il tempio.

L’impatto è molto forte, la marea di gente che sale verso il tempio è travolgente ! Il tempio è sia buddista che Induista, qui          (come spesso accade in Nepal) le due religioni convivono nel pieno rispetto una dell’altra. Un esempio di civiltà e tolleranza fuori dal comune. Ogni fedele prega il suo Dio e nessuno gli dice se è giusto o sbagliato. C’è rispetto e questa è una cosa meravigliosa.

In ogni angolo ci sono statue, sculture antiche, piccoli templi con offerte votive, e ovunque gente…tanta tanta gente raccolta in preghiera, che cammina intorno allo stupa bianco, facendo girare le ruote di preghiera.

Questo è forse il luogo più incredibile di Katmandu, davvero bello ma anche molto suggestivo, più che una “visita” è un’esperienza!

La seconda tappa della giornata è Patan, una antica cittadina che oggi è praticamente inglobata da Katmandu.

Un tempo Patan era una città autonoma ricca di palazzi e bellezze architettoniche. Effettivamente la piazza principale, Durban Square (come Katmandu) è molto bella ed è proprio di fronte al palazzo reale. Templi e monasteri, uno dei quali è il bel Tempio d’oro buddista. E’ una bella cittadina, a nostro giudizio non come Baktapur ma merita sicuramente una visita.

Rientriamo in hotel, siamo tutti piuttosto fiacchi per il caldo; beviamo una bibita fresca e poi facciamo ancora un giro a Thamel per gli ultimi acquisti; troviamo un negozio di oggetti d’antiquariato molto interessante, acquistiamo alcune scatole in legno molto belle!

La nostra cena d’addio a Katmandu è al Nepalese, ceniamo bene come sempre: zuppa di verdura, formaggio cotto in salsa, lenticchie nere, montone alla griglia, yogurt dolce con anacardi e mandorle.

Domani mattina un volo ci riporterà a casa, nel nostro cuore esperienze indimenticabili, nei nostri occhi immagini infinite di questa terra, di questa gente…un viaggio intenso che ricorderemo per sempre!!