Irlanda- diario di viaggio

Irlanda- diario di viaggio

In queste pagine troverete la nostra esperienza in terra Irlandese: tre settimane vissute intensamente:emozioni, magnifici paesaggi, il calore e l’ospitalità dei suoi abitanti…. Si, l’Irlanda ci dato molto, veramente un bel viaggio .

Dedicheremo una sezione a parte  alle informazioni pratiche e alle immagini.

Pronti a partire ??…..seguiteci….

Indice

  1- Dublino

  2- Glendalough e le Wicklow mountains

  3- Da Glendalough alle coste del sud

  4- Lungo la costa fino alla Mizen peninsula

  5- Le penisole Sheep’s, Beara e Iveragh ( Ring of Kerry)

  6- Dingle Peninsula

  7- Il Burren

  8- Connemara

  9- Achil Island

10- La contea di Mayo

11- Howth e la baia di Dublino

12- Arrivederci Irlanda

 

1-Dublino

 Martedi 18 Luglio 2017

Finalmente le tanto attese vacanze

Partiamo con volo non diretto, transito a Francoforte. Arriviamo a Dublino alle 17 circa, in perfetto orario. Il viaggio è andato benissimo, voli puntuali, nessuna perturbazione. L’imbarco a Francoforte però mal organizzato.

Dublino ci accoglie con il cielo sereno e una temperatura gradevolissima, 23 gradi…si sta benissimo. Prendiamo un taxi e andiamo subito in hotel che si trova nella zona del General Post Office,abbastanza vicina al centro; la stanza è molto bella, grande e con due belle finestre, siamo soddisfatti!

Doccia veloce e poi via….in giro per la città.  Poco distante dall’hotel troviamo un bel locale dove cenare. Abbiamo anche sete e sognamo il primo sorso di birra…. per un errore ne ordiniamo 2 in bottiglia e non alla spina come avremmo voluto,  ma non tutti i mali vengono per nuocere perché  le birre sono buonissime.

Anche il cibo è di ottima qualità, assaggiamo  un hamburger ” home made” e del salmone con formaggio alle erbe, pane alla birra e frutta.

Soddisfatti della cena passeggiamo fino alla zona di Temple bar. Bella e piena di vita!! Musica, gente e tanti locali caratteristici.

La luce della sera è  bellissima….

 Mercoledi 19 Luglio

Un buon sonno ristoratore era quello che ci voleva…riposati e in piena forma siamo pronti per la colazione: 2 uova strapazzate, pane e marmellata, succo di frutta e caffè…oggi stiamo leggeri, dobbiamo ancora ambientarci!!

Il cielo é grigio e quando usciamo piove.

Ci dirigiamo verso il centro storico, visitiamo la  National Library con la sua bella sala lettura e tanti libri e girovaghiamo per strade e stradine fino ad arrivare alla Christ Church.

Qui una gradita sorpresa…  alla biglietteria vediamo un gruppo di giovani studentesse, all’apparenza svogliate e anche un po’ “casiniste”…invece mai fidarsi delle apparenze, erano un gruppo di coriste che  davanti all’altare hanno “improvvisato ” un piccolo concerto…bravissime, davvero magico.

L’esperienza ha gratificato il nostro spirito e ci sentiamo in pace con il mondo…

La chiesa è molto bella e ricca di storia.

Altrettanto bella è la cattedrale di  St. Patrick, la più grande di tutta l’Irlanda. Anche qui secoli di storia, la chiesa è stata fondata circa mille anni fa…

 

La ragazza che lavora alla biglietteria è italiana e approfitta per scambiare con noi due parole. Lavora e vive qui da un paio di anni e pur avendo tanta nostalgia di casa e del nostro paese, ci confessa che qui ha avuto opportunità introvabili in Italia…quanti ragazzi come lei sono costretti a cambiare vita per trovare un lavoro???

Lasciata la cattedrale visitiamo il Dublino Castel, la City Hall e ancora un giro a Temple Bar.

….e piove…..

Concludiamo la serata cenando in compagnia di una cara amica, che vive a Dublino da quasi sei mesi. È qui per un dottorato in chimica, al Trinity College. Vi assicuro che non è  da tutti fare un dottorato al Trinity, lei  è davvero una ragazza in gamba,  ha solo 26 anni ma è davvero ” tosta” !!

Con lei ci perdiamo in chiacchiere, risate e birra…. che bello rivedere un’amica!!!

Giovedì 20 Luglio

Un buon inizio di giornata ! Ci svegliamo con il sole che illumina tutta la stanza!

A colazione decidiamo di assaggiare la Irish traditional breakfast….una discreta bomba di calorie e grassi che però dovevamo assaggiare, non si può fare un viaggio senza provare la cucina tipica del luogo che si visita.

Il “piattino” era così composto: uovo fritto, bacon, 2 salsicce , Black pudding, White pudding,  fagioli,  pomodoro al forno, pane tostato…. Bella storia vero??? Qui la colazione dolce è poco di moda, comunque  non spaventatevi, chi ama dolcezze mattutine un po’ di marmellata e pane tostato lo  troverà  sempre!

Belli carichi di energia andiamo al St Stephen’s green Park, molto bello, curato e pulitissimo, un’oasi di pace nel cuore della città.


Seconda tappa il Trinity College dove ci attende la nostra amica.

Dopo un breve tour del campus ci dedichiamo alla visita della bellissima biblioteca e del famoso Book of Kells.

La biblioteca, The Old Library, è stata costruita nella prima metà del XVIII secolo. La sala principale, The Long Room, è lunga circa 65 metri e raccoglie quasi 200000 libri antichi. Si si, avete capito bene,  200000 libri…. È meravigliosa!!!

The Book of Kells è una raccolta dei 4 Vangeli scritta in latino ed  é riccamente decorata da splendidi disegni. Frutto di un paziente e preciso lavoro eseguito da alcuni monaci intorno all’anno 800 dC , è uno dei libri più antichi al mondo. Un’opera di rara bellezza, emozionante !! Purtroppo non abbiamo potuto fotografarlo…

Trascorriamo nel campus quasi tre ore, è affascinante vedere un ambiente così diverso dalle nostre università!

Continuiamo la giornata  girovagando per la città tra vicoli e vie trafficate.

La nostra amica ci suggerisce di andare a curiosare in un posto che lei ha conosciuto per caso, un negozio molto vecchio, in origine una farmacia. Sull’insegna  la scritta ” Sweni” non lascia intendere che tipo di negozio sia….La vetrina è piena di vecchie foto, oggetti impolverati e libri di Joyce…sembra chiuso, cosi scattiamo alcune foto della vetrina  ce ne andiamo. Fatti alcuni passi però veniamo ricorsi da un signore in camice bianco con i capelli da scienziato pazzo.  Si presenta dicendo di essere Mr Murphy, il titolare del negozio e ci invita a vedere la sua “farmacia”. Ovviamente accettiamo l’invito  ed entrati nel negozio vediamo libri e libri di Joyce, saponette al limone, segnalibri…. Il mitico signor Murphy ci racconta che nell’Ulisse di Joyce, a pagina 74, si parla di questo negozio e del sapone al limone che si produceva in questa farmacia.

Lui tutte le domenica propone letture di Joyce in Italiano, a volte anche in francese. Ci chiede se siamo interessati ad  imparare a parlare il Gaelico  e per farci sentire un po’di suoni di questa lingua, tira fuori una chitarra e ci canta una canzone scritta da lui. Incredibile, un personaggio da film, tutta la situazione è da film. Umberto gli scatta qualche foto, facciamo ancora due chiacchiere  dopodiché ci congediamo.

Se visiterete Dublino non perdetevi “SWENI”, una vera “chicca”. È  in Lincoln street quasi all’angolo con Merrion street!

 

 

 

 

 

 

Venerdì 21 Luglio

Ciao Dublino! Tra poco partiamo, lasciamo la città e iniziamo il giro dell’isola.

La visita è stata molto piacevole anche se la città è un po’ sporca, a parte i parchi che sono tutti molto curati e puliti.  Come in tutte le città grandi c’è parecchio traffico. Noi abbiamo sempre girato a piedi, secondo noi il miglior modo di vedere e vivere la città ( e smaltire le caloriche colazioni! ) ma è possibile visitare la Dublino in molti altri modi. Per i più pigri o per chi non ama camminare ecco alcune divertenti soluzioni:

Il classico bus turistico, con possibilità di scegliere tra diversi percorsi a seconda dei propri interessi.

Oppure un alternativo “Vintage Tea Tours”, dove è possibile bere del Buon thè ammirando la città dal finestrino.


E che dire dell’ originale giro sulla barca con le ruote… Al solito giro della città abbinano la navigazione nel fiume Liffley…. Con tanto di elmetto vichingo in dotazione ai partecipanti !

Per finire, l’intramontabile bicicletta. Queste hanno addirittura la pedalata assistita e i prezzi sono economici

Ritirata l’auto a noleggio ( anche se amiamo camminare, fare il giro dell’Irlanda a piedi richiederebbe un po’ più di tempo di quello che abbiamo a disposizione!) lasciamo la città abbastanza velocemente, diretti verso…verso dove?? Vi starete chiedendo dove stiamo andando…

La nostra destinazione è  Glendalough, nel cuore delle Wicklow Mountains.

2- Glendalough e le Wicklow mountain

Lascita Dublino, decidiamo di percorrere per  la strada costiera: bel mare, qualche spiaggia, paesini graziosi, strade strette!

Facciamo una piccola deviazione per visitare la Powerscourt Estate, villa palladiana con un meraviglioso parco, che è  la vera attrazione del luogo.

Il biglietto di ingresso costa 10€ a persona, non è poco ma sono soldi ben spesi, il parco è bellissimo.

Nonostante il cielo minaccioso non piove, visitiamo con calma tutte le zone: giardino all’italiana, giapponese, zona dei rododendri, laghetto con fontana, torre panoramica.

L’aria è  profumata da tante rose e da mille fiori di tutti i colori.

 

Pulitissimo e molto curato è una vera oasi di pace.

 

Riprendiamo il viaggio verso Glendalough. Decidiamo di fare una strada alternativa a quella che propone il navigatore. Passiamo dalle Wicklow  mountain… strade strette ma panorami molto belli, particolari. A tratti brughiera, a tratti pinete o fitti boschi. Ci fermiamo a fotografare un lago, ma c’è molto vento e fa freddo.

Arriviamo a Glendalough verso le 16, possiamo i bagagli in hotel e andiamo subito a vedere il sito monastico di St Kevin. Ovviamente inizia a diluviare ma noi proseguiamo, il sito è a due passi dall’hotel…. ed è veramente un posto magico, carico di energia.

È stato fondato intorno al 600 d.C  ed era un villaggio con botteghe, chiesa, campi coltivati. Ora solo qualche rovina di grande fascino.

Domani esploreremo ancora la zona, ci sono vari percorsi da fare a piedi. Speriamo il tempo sia clemente e ci regali qualche momento di sole.

Sabato  22 Luglio

Non ci crederete ma oggi niente pioggia!!! Nemmeno una goccia!!! E abbiamo toccato i 20 gradi! Fantastico!

Grazie a queste favorevoli condizioni meteo siamo riusciti a fare tutto quello che avevamo in programma.

La giornata è iniziata alle 7.30 con la seconda  visita al sito monastico di St. Kevin,  per poterlo rivedere senza gente e con il sole…. Come già affermato ieri, il luogo è magico ed energetico, il silenzio lo ha reso ancora più suggestivo.

Torniamo in hotel  per la colazione e poi ripartiamo per visitare la valle del fiume Glenealo: poco  dopo St. Kevin, la strada prosegue in mezzo a un bosco bellissimo fino ad un primo lago, il ” Lower Lake”; dopo circa 1,5Km si arriva al secondo lago, “Upper Lake “, più grande. Decidiamo di proseguire per la strada che lo costeggia. Pur essendo carrozzabile, nessun veicolo la percorre perché non è permesso. Questa è un’alternativa a quello che succede in Italia…. noi siamo frequentatori assidui della Val d’Aosta e molte strade o mulattiere,  pur essendo vietate ai veicoli, vengono puntualmente percorse da mezzi che, per un motivo o per l’altro, hanno qualche “permesso speciale”. Qui no, non si passa e basta, le auto si lasciano al parcheggio e si va a piedi…

E a terra nemmeno un pezzo di carta o  un mozzicone di sigaretta….

Alternativamente civili….

Arriviamo alla fine del lago, la strada diventa un bel sentiero che inizia a salire verso il fondovalle, passando davanti ad una miniera di Piombo e Zinco in piena attività a metà del XIX secolo.

Gradualmente saliamo ancora, il fiume, ormai diventato ruscello, forma una piccola cascata. Il panorama è veramente bello.

Continuiamo a salire, ora il sentiero passa dall’altra parte della valle. Essendo una zona paludosa hanno costruito il sentiero a gradini, utilizzando una doppia traversina ferroviaria con chiodi antiscivolo.

Non vi sappiamo dire con precisione quanti gradini sono in totale, ma il sentiero dalla cima della valle arriva fin giù al “Upper Lake”. Un vero capolavoro!!

Il panorama è superbo! Si passa dalla brughiera paludosa a distese di erica e mirtilli. Un po’ più in basso una vegetazione  fitta costituita prevalentemente da conifere.

Veramente magnifico.

Lungo il sentiero a gradini, quando si incontra qualcuno , si cede naturalmente il passo a chi sta salendo. È capitato con tutte le persone incontrate, di qualsiasi eta’, finché un gruppo di ragazzi  con prepotenza voleva passare a tutti i costi senza fare accenno a un gesto di cortesia….ohibo’… Cos’è cambiato???….. Erano Italiani…..

Tornati in hotel, ci rifocilliamo e risposiamo velocemente, poi prendiamo l’auto è andiamo verso Wicklow e la costa, per vedere un po’ di spiagge.

Visitiamo Brittas Bay con belle dune

 

e Curracloe Beach.

Entrambe lunghissime hanno il fascino delle spiagge del nord. Ideali per famiglie, non sono mai affollate…Proprio belle !!!

Terminiamo la giornata cenando in hotel: in zona non ci sono molti ristoranti e il menù proposto è  ricco di piatti invitanti !

3- Da Glendalough alle coste del sud

Domenica 23 Luglio

Stamattina il cielo è grigio, piove e ci solo 12 gradi…poco importa ci siamo detti, tanto siamo sicuri che il sole comparirà.

Colazione in hotel e poi  bye bye Glendalough!

Percorrendo la strada R756 attraversiamo nuovamente le Wicklow Mountains per raggiungere  Carlow. Qui visitiamo il sito di Browne’s Hill Dolmen.

Circondato da campi coltivati a cereali, questo Dolmen ha circa 5000 anni ed è il più grande d’Europa. La pietra più grande dicono pesi più di 100 tonnellate.

Noi Piemontesi diremmo ” A sun mac 4 pere” (chiedo scusa per gli errori grammaticali), che tradotto letteralmente significa “sono solo 4 pietre”…si vero, pero’ l’idea che abbiano 5000 anni ha il suo fascino.

Proseguiamo per Kilkenny, una bella cittadina medievale.

Il suo castello, le vie piene di vecchi negozi e botteghe attirano molti turisti.

La cattedrale di San Canice è molto bella. All’ingresso si paga un biglietto e si riceve una planimetria della chiesa con foto, posizione  e descrizione di tutti i reperti storici più interessanti. Veramente fatto bene!

Riprendiamo la strada, la nostra ultima tappa è Dungarvan, sulla costa…aria di mare in arrivo !!! Ci fermiamo parecchie volte dopo Waterford, lungo la “Copper Coast”: scogliere, prati verdi e il blu del mare sembrano dipinte….

Arriviamo a Dungarvan verso le 17, il B&B è un po’ fuori dal paese, una graziosa villetta  in una zona residenziale molto carina e tranquilla, con vista mare…

Il proprietario ci  accoglie amichevolmente e  ci accompagna nella nostra camera…Bellissima, arredata con gusto e molto spaziosa, un bel bagno grande. La casa è davvero tecnologica…aspirapolvere centralizzato, filodiffusione nelle aree comuni, bagno con specchio auto disappanante, doccia con interruttore “start&stop”…non il solito rubinetto da aprire e chiudere, ma un pulsante da schiacciare.

Tra i compiti da svolgere c’è la scelta della colazione per la mattina seguente…c’è l’imbarazzo della scelta…

Una gustosa cena in un Pub del “centro”, con ottima  birra locale ci soddisfa pienamente! Dungarvan è piacevole,  la piazza principale è la zona più animata, nelle vie intorno si trovano diversi pub e ristoranti.

 

Rientriamo al B&B alle 22  circa e guardando  fuori dalla finestra questo è il panorama….

Bello vero? Il sole è tramontato circa mezz’ora fa, 21 gradi, piacevolissimo….

4- Lungo la costa fino alla Mizen peninsula

Lunedì 24 Luglio

Sveglia come sempre verso le 7. Il B&B è  molto tranquillo e abbiamo dormito bene. Colazione da principi, tavola apparecchiata in modo impeccabile, piatti preparati con ingredienti di qualità, ottima la macedonia di frutta fresca.

Partiamo diretti a Bantry, lungo il percorso faremo molte tappe; evitiamo Cork, è una città di discrete dimensioni e la visita richiederebbe troppo tempo.

Visitiamo invece Kinsale, una graziosa città sul mare, dopo Cork.

Le sue case sono tutte colorate e danno alla città un aspetto allegro. Kinsale è molto frequentata dai turisti, vi sono molti hotel e B&B, ristoranti e negozietti per fare shopping; è un buon punto di partenza  per visitare la costa e le bellezze della zona.

Proseguiamo lungo la costa facendo alcune deviazioni su strade secondarie. Una di queste ci porta ad un  sito storico, il Dolmen Stone circle, con 17 menhir disposti in cerchio, risalenti a circa 2000 anni a.C.

Nulla di che ma location suggestiva.

Sempre lungo la stessa strada arriviamo in un paesino grazioso, Glandore, ma non è possibile fermarsi: la strada è strettissima, ci sono macchine ovunque , sembra che tutti si siano dati appuntamento qui. Scappiamo via.

Proseguiamo fino a Baltimore, paesino di mare piccolissimo, dove la vita ruota intorno ad una graziosa piazzetta. Decidiamo di pranzare, scegliamo uno dei locali sulla piazza e contemplando  il mare ci gustiamo un’ottima insalata di mare  (polpa di granchio fresco, salmone e aringhe con insalata mista).  Sarebbe anche stato un pranzo “sano” se non ci fossimo bevuti una pinta di Red Ale locale… ma non sì può resistere a questa birra!!!

Dopo pranzo ripartiamo alla volta della Mizen Peninsula. La strada è abbastanza stretta e parecchio frequentata quindi guidare è impegnativo. Il panorama però merita, in alcuni punti è molto bello.

Si rimane però davvero incantati quando si arriva a Mizen Head, il punto estremo della penisola.

Sullo sperone di roccia più esposto è stata costruita una stazione di segnalazione per le navi, collegata al resto della penisola da un ponte pedonale a picco sul mare…il panorama è mozzafiato…la  scogliera alta e tormentata ci incanta…il vento soffia forte e il cielo è quasi nebbioso…il tutto è un  vero spettacolo.

La strada per giungere fin qui è impegnativa ma ne vale la pena ! Da non perdere!!

Nel frattempo si sono fatte le 18.30, ripartiamo per arrivare finalmente a Bantry dove abbiamo prenotato un B&B …è carino ma invece della stanza con vista mare che avevamo richiesto ci viene assegnata una con vista cortile… abbiamo realizzato la cosa un po’ in ritardo e non siamo riusciti a protestare con la proprietaria perchè introvabile…ci penseremo domani.

Andiamo in paese per cenare ma quasi tutti i ristoranti o pub sono chiusi per giorno di riposo…mangiamo un piatto di cozze in uno dei pochi locali aperti…non proprio una schifezza ma quasi, e pensare che le cozze sono la specialità di Bantry…speriamo non ci venga mal di pancia….

5- Le penisole Sheep’s, Beara e Iveragh ( Ring of Kerry)

Martedì 25 Luglio

Bantry è una località graziosa, ma per una serie di circostanze poco favorevoli non ci ha conquistato. E’ comunque un ‘ottima base per visitare le penisole e può valer la pena fare tappa qui un paio di giorni.

Dopo colazione paghiamo il conto del B&B facendo le nostre rimostranze alla proprietaria: la stanza  (pur essendo carina) non aveva i requisiti richiesti, il prezzo però  era uguale. Chiediamo uno sconto che ci viene concesso con poco entusiasmo… spuntiamo 10€, non é molto ma era una questione di principio! (vi ricordo che troverete nomi e commenti delle strutture nella sezione Viaggi- Irlanda-Infornazioni pratiche).

Lasciamo Bantry e riprendiamo il nostro viaggio dirigendoci  verso la Sheep’s peninsula, la più selvaggia e la meno turistica

La strada è piuttosto stretta, appena sufficiente per due automobili.

Il paesaggio è veramente bello. In poco tempo però cala la nebbia e così del paesaggio circostante non vediamo più nulla…

Procediamo verso la punta estrema della penisola; dopo il paesino di Kilcrohane la strada su fa sempre più stretta e tortuosa….e la nebbia sempre più fitta.

Gli ultimi sette chilometri sono veramente brutti, sulla strada passa a malapena un’auto. Arriviamo al parcheggio dove finisce la strada. C’è un piccolo bar ristoro e nient’altro.

Da qui si arriva al faro sulla punta estrema della penisola a piedi. Ci sono diversi sentieri segnati, ne scegliamo uno a caso…la nebbia ci impedisce di capire qualcosa di più.

Non era il sentiero più semplice, però sicuramente molto pittoresco, nonostante la poca visibilità intravediamo una bella brughiera…dopo mezz’ora circa di cammino la nebbia si dirada un po’ e ci rendiamo conto di essere sulla cresta dalla scogliera, a picco sul mare, il panorama è stupendo !!! Guardare in basso è da brivido…

In circa 45 minuti raggiungiamo il faro. Piccolo e proprio sullo scoglio estremo scruta  l’oceano.

Anche noi ci perdiamo ad osservare il mare: è calmo e vediamo volare qualche gabbiano.

Una pace meravigliosa ci proietta fuori dal tempo, è come se fossimo in un’altra dimensione.

Decidiamo di tornare percorrendo un sentiero più breve, il tempo sembra peggiorare ancora e noi siamo già piuttosto “umidi”, una leggera pioggerellina  ci ha accompagnato finora. Quando arriviamo al parcheggio il bar è completamente avvolto dalla nebbia.

Siamo felici di non esserci fatti scoraggiare dal tempo e dalla strada. La Sheep’s Head è un luogo splendido, da non perdere!! Ah, dimenticavo…il nome ovviamente è dato con cognizione di causa…di pecore ne abbiamo viste davvero tante!!

Questa penisola è davvero particolare, a noi è piacuta davvero tanto. Il fatto di non essere tanto turistica è  sicuramente un vantaggio, è tutto più “vero”, naturale e integro.

Proseguiamo per la Beara Peninsula.

Tutte le guide la dipingono come magnifica, ogni angolo un paesaggio diverso….noi di tutto questo purtroppo non riusciamo a vedere nulla a causa della pioggia e della nebbia…un vero peccato!!! Per fortuna sul versante occidentale  le condizioni migliorano un po’. Ci fermiamo per una piccola sosta ad Allihies per fotografare alcune case colorate.

Proseguendo  fino ad Ardgrom la strada è strettissima ma il paesaggio è meraviglioso: calette, scogli, prati verdi che arrivano fino al mare, casette bellissime sparse qua’ e là.  Dove la strada si allontana dal mare si può osservare una vegetazione veramente rigogliosa.

Lungo quasi tutte le strade secondarie che abbiamo percorso finora, ci sono bellissime siepi di fucsie, piccoli gigli rossi, roselline e fiori di campo. Rendono il paesaggio ancora più bello.

Terminato anche il giro della penisola di Beara, proseguiamo lungo la strada N70 che percorre il famoso Ring of Kerry, ovvero la Iveragh Peninsula.

Nel frattempo le condizioni meteo peggiorano ancora…ora diluvia…Anche qui vediamo poco o niente.  Solo qualcosa del tratto di costa poco prima di Waterville : sembra magnifico.

Ancora pochi Km e arriviamo finalmente a Ballinskelligs dove passeremo la notte.

Una cosa è  certa: in Irlanda il tempo, in senso meteorologico, cambia spesso…. stamattina era grigio, poi è diventato nebbioso con pioggerella sottile, infine nebbiosissimo con pioggia intensa…Oggi è andata così.

Al B&B  che abbiamo scelto ci accoglie la sorridente e gentilissima  signora Jackie. Dopo averci mostrato la nostra stanza e dato un po’ di indicazioni utili ci offre caffè e biscotti.

Il tempo di una doccia veloce e poi andiamo a cena in un Pub, dove gustiamo dei buonissimi calamari con patatine e insalata. Ovviamente accompagnati da una pinta di birra. Il locale è frequentato da allegre famiglie del luogo, c’è un biliardo dove giocano i ragazzini più grandi. E’ bello mescolarsi agli abitanti del villaggio, a noi piace osservare abitudini, comportamenti, situazioni… è un modo per assimilare la cultura locale e scoprire  modelli di vita diversi dai nostri.

Davanti al tavolo dove siamo seduti c’è  una vetrata da cui si vede l’oceano… Anche se piove è meraviglioso !

6- Dingle Peninsula

Mercoledì 26 Luglio

Il vento ha soffiato forte tutta la notte.

Appena svegli guardiamo fuori dalla finestra, nel cielo le nuvole passano veloci, il vento soffia ancora.

Dopo colazione siamo pronti per partire. La tappa finale è Ballydavid, un paesino nella Dingle Peninsula.

Facciamo ancora un veloce giro a Ballinskelligs, andiamo a vedere la spiaggia, bellissima.

C’è qualche temerario che nonostante il vento forte fa il bagno…..

Ci dirigiamo verso  St. Finan’s Bay. Da qui partono le gite in barca per l’isola Skellig Michael, uno scoglio appuntito dove nel VI secolo alcuni monaci fondarono un monastero.  Inoltre l’isola è famosa per le colonie di Puffin che nidificano in primavera. Purtroppo  però le condizioni del mare non consentono alle barche di partire…peccato, Skelling Michael è un luogo particolare e avremmo voluto vederlo. Rimaniamo sulla terra ferma e ci  godiamo la bellezza di questa baia selvaggia .

Qualcuno di voi a voglia di fare un bagno???

Proseguiamo lungo il Ring of Kerry, bello il tratto tra Knockboy e Rossy Behy. Pochi Km dopo decidiamo di passare per una strada interna, una alternativa al classico Ring. La strada è come sempre molto stretta ma il paesaggio è davvero bello. Costeggiamo  il lago di Caragh, arriviamo al Ballaghbeama gap, un passo di montagna molto pittoresco.

Si scende poi fino a Killarney. La strada passa attraverso l’omonimo parco Nazionale, famoso per i suoi laghi, le foreste di querce e tassi, le montagne circostanti. É un luogo molto turistico dove é  possibile fare passeggiate, pedalate in bicicletta o giri in calesse.

Passata Killarney puntiamo alla Dingle Peninsula. Percorriamo la strada che passa da Castlegregory, con piccola deviazione fino alla fine della penisola che divide Tralee bay da Brendon bay. Belle spiagge, un tratto di costa  ideale per i surfisti. Ovviamente il vento soffia con forza…

Riprendiamo il viaggio verso la nostra destinazione finale, Ballydavid. La strada sale sul passo più alto d’Irlanda, il Connar pass e in alcuni punti…indovinate un po’…è strettissima!! Alcuni cartelli sconsigliano ai Camper di grandi dimensioni di percorrere questa strada…saggio consiglio perchè in alcuni punti anche un’auto normale se incrocia un altro veicolo può avere problemi.

In cima il panorama é di grande effetto, si ha la visuale su entrambi i lati della penisola…peccato che il vento è talmente forte da non riuscire quasi a camminare.

Scesi dalla cima del passo arriviamo a Dingle, cittadina vivace e molto frequentata, con molti hotel, ristoranti e negozi. Dopo una decina di Km finalmente raggiungiamo Ballydavid e il B&B.

Il posto è come piace a noi…poche case e il mare. Selvaggio al punto giusto!

Lasciamo le valigie in camera e facciamo una passeggiata sul sentiero che costeggia la scogliera, molto panoramico. Peccato che oltre al vento arrivi anche un temporale. Per fortuna abbiamo le mantelle, sembriamo due spaventapasseri ma almeno restiamo asciutti.

Finiamo questa lunga giornata con una cena al pub,l’unico della zona a servire anche cibo, dove si riunisce tutto il paese….stasera alla TV trasmettono una partita di Hurling, il calcio gaelico! Tutti sono pronti a fare tifo per la squadra del cuore!!!

Giovedì 27 Luglio

Rimaniamo ancora un giorno nella Penisola di Dingle. Oggi esploreremo l’estremità ovest, da Dingle a Ballydavid. La strada “Slea Head Drive” è lunga circa 50 Km.

Viene raccomandato di percorrerla  in senso orario perché in alcuni tratti é molto stretta (direi che non é una novità!). In questo modo si evitano intasamenti, soprattutto quando passano autobus o camper.

Arrivati a Dingle proseguiamo verso ovest e dopo pochi Km facciamo la prima deviazione nei pressi di Burnham per visitare una torre in cima ad una collina. L’ingresso al sentiero è a pagamento perché il terreno è proprietà privata di una fattoria: 2€ a testa, li riscuote una anziana signora simpaticissima. Incluso nel prezzo c’è il lavaggio delle scarpe a fine escursione…. Lavarsi le scarpe, perché mai pensiamo noi?? Sulla collina ci sono moltissime pecore ed è facile sporcarsi le scarpe con i loro rifiuti organici. Così la Signora mette a disposizione pompa con acqua corrente e spazzole !!!!

Che personaggio !!!

Tra una pecora e l’altra in circa 20 minuti raggiungiamo la torre.

La vista è molto bella…. mare, scogliere, la città di Dingle in lontananza.

Veniamo colti da un temporale, che dura pochi minuti. Qui questi eventi li chiamano “shawer raining” perché come una doccia, sono intensi e veloci.

Per farvi capire meglio la situazione, in pochi minuti il cielo passa da così…

…A così !!

La sosta successiva è dedicata alla spiaggia di Ventry. Molto bella, lunghissima, la percorriamo fino in fondo. Una passeggiata molto gradevole, che anche gli abitante del luogo amano fare a piedi o con i cavalli.

Visitiamo poi il forte di pietra preistorico di Dunbeg, la location è molto panoramica.

 

Dopo Dunbeg la costa ad ogni curva è sempre più bella. Ci fermiamo spessissimo, il panorama è assolutamente da non perdere. Spiagge alternate a scogliere, isole in lontananza…mare burrascoso…fantastico !!!

Da Dunquin partono, quando il mare lo concede, gite in barca nelle isole Blasket, dove si può trascorrere un piacevole pomeriggio rilassante.

La spiaggia di Coumeenoole è magnifica

La nostra preferita però è Clogher beach.

Dorata, non molto grande, circondata da scogli su cui si infrangono onde spumeggianti…meraviglioso!!! Rimaniamo sulla spiaggia a lungo, il mare è magnetico e non riusciamo a staccare lo sguardo…

Questa parte della penisola è sicuramente la piu’ spettacolare, da non perdere!!

Finiamo la giornata con un’ottima cena a base di pesce al Pub “Tigh T.P.”  di Ballydavid e mentre rientriamo al B&B ecco arrivare l’ennesima “shawer raining” ….

7- Il Burren

Venerdì 28 Luglio

Stanotte vento e pioggia hanno dato il meglio, pensavamo di decollare insieme alla casa!!  Essendo però molto  stanchi siamo comunque crollati e il mondo dei sogni ci ha accolto a braccia aperte.

Dopo l’ottima colazione salutiamo Ballydavid e la penisola di Dingle.

Siamo diretti nel Burren. Ci fermeremo due notti a Ballyvaughan, dove faremo base per visitare la zona.

Lungo la strada, ancora nella Dingle Peninsula, ci fermiamo a vedere la bellissima Inch beach. È una lingua di sabbia che si tuffa nel mare, con dune coperte di bassa vegetazione. Set cinematografico di alcuni film, questo luogo è davvero particolare. Purtroppo piove.

Proseguiamo senza più soste: passiamo Tralee, Listowel, Tarbert, Limerick, Ennis.

Siamo in anticipo sul programma quindi  decidiamo di visitare le “Cliff of Moher”, famose scogliere a picco sul mare.

Il luogo è molto turistico, un parcheggio capiente accoglie automobili e autobus, un’organizzazione perfetta.

Una folla di gente si dirige verso i punti panoramici…siamo veramente tanti…nonostante ciò, la visione di queste pareti ripide a picco sul mare é uno spettacolo meraviglioso. Nulla ha più importanza, si viene completamente rapiti dalla bellezza del paesaggio.

La maggior parte della gente si ferma al primo belvedere, quindi per assaporare con un po’ più di pace e tranquillità queste bellissime scogliere basta allontanarsi di qualche centinaio di metri.

Presi dall’entusiasmo camminiamo per più di tre ore, percorrendo i sentieri ben indicati che si snodano lungo la costa. Spettacolare!!!

 

Ovviamente le ” shawer raining ” non mancano, ma nemmeno questo rovina la poesia del luogo. Quando il sole riappare cambiano tutti i colori e le scogliere viste qualche attimo prima sembrano diverse.

Alle 17 ripartiamo per raggiungere il B&B a Fanore, una piccolissima frazione di Ballyvaughan. Perdiamo la strada almeno un paio di volte, la perde anche il navigatore satellitare…. ma dove sarà questo posto ??? Ci rendiamo conto di essere in un luogo molto particolare, il Burren è un altopiano calcareo a tratti ricco di vegetazione, a tratti brullo. Ci sono molti fiori, la stagione migliore per la fioritura è la primavera ma anche adesso si possono osservare  specie diverse. Persi per queste strade strette in mezzo ai boschi vediamo anche una volpe passeggiare, per nulla intimorita dalla presenza della nostra auto. Dopo aver girovagato un po’ ritroviamo la strada principale e arriviamo finalmente a Ballyvaughan. Chiediamo  indicazioni a più persone per Fanore e dopo aver percorso la strada costiera per una decina di Km  arriviamo a destinazione.  Evviva!!

Concludiamo la giornata con una cena a base di pesce nell’unico Pub della zona! Ottimo piatto con cozze, ostriche, polpa e chele di granchio, pesce fritto, salmone affumicato. E poi birra locale, Brownie al cioccolato e Crumble alla mela e mirtilli…e una bella vista sul mare.

Sabato 29 Luglio

La colazione viene servita in un intimo soggiorno. Il nostro tavolo è appoggiato alla finestra, vista sul mare. Lo sguardo si perde all’orizzonte e ci lasciamo trasportare da questa bellissima sensazione di pace. Qui nel Burren la vita scorre con un ritmo più lento, così diverso da quello delle grandi città. Ci si adatta subito, perché correre??

Assaporiamo quindi la colazione con calma, ci accompagna un po’ di musica Irlandese.

Fanore è un piccolissimo villaggio, poche case sparse qua e là, tra l’oceano e le colline carsiche del Burren, un posto davvero particolare, geologicamente molto interessante.

Oggi esploreremo un po’ i dintorni. Iniziamo percorrendo una parte del “Burren way”, un sentiero che esplora coste e interno della zona. Partiremo dal grazioso villaggio di Doolin per arrivare fino alle Cliff of Moher.

È un bellissimo percorso che costeggia la scogliera attraversando pascoli e campi erbosi. Il panorama é meraviglioso. Il mare si infrange sugli scogli potente e impetuoso. Difficile immaginare l’oceano calmo…

Come sempre il tempo cambia molto rapidamente, ecco il primo acquazzone

Questo sentiero è  una bella alternativa al classico percorso che si fa’ per ammirare le Cliff of Moher. Partendo al mattino un po’ presto, entro le 10, si può percorrere tutto il tragitto in tranquillità perché c’è pochissima gente.

Ovviamente bisogna aver voglia di camminare, da Doolin alle Cliff of Moher sono circa sei Km. Passando da qui non si paga nemmeno il biglietto di ingresso ( 6 € a persona), non abbiamo capito il perchè ma è così.

Se poi si ha ancora voglia di camminare il sentiero prosegue per altrettanti Km.

Vale sicuramente  la pena faticare un po’ perchè il paesaggio è meraviglioso!!!

Non ancora stanchi a sufficienza torniamo a Fanore e bighelloniamo nei dintorni. Arriviamo fino alla spiaggia, riconosciuta a livello europeo come patrimonio comune per la  biodiversita’ di flora e fauna. Ha un colore dorato, la sabbia è costituita da minuscoli frammenti di conchiglie. La zona è ideale per fare surf.

Concludiamo con una cena al Pub, stasera c’è musica irlandese live e tanta allegria!!!

 8- Connemara

Domenica 30 Luglio

Lasciamo il Burren, ricco di particolarità geologiche e ci dirigiamo nel Connemara, Clifden è la località in cui arriveremo.

La strada è panoramica, vorremmo fermarci per fare qualche foto ma da quando siamo partiti la nuvola di Fantozzi segue la nostra auto….

Dopo Galway decidiamo di fare una strada alternativa alla N59, puntiamo come sempre al mare e percorriamo la strada costiera, passando da Barna fino a Kilkieran dove ci fermiamo  per una sosta in questa bellissima spiaggia.

Peccato non ci sia il sole, l’acqua è limpida e azzurra. Una coppia di signori non più giovani (le uniche persone in spiaggia oltre noi) come se nulla fosse  fanno il bagno. Quando risaliamo in auto controlliamo la temperatura: ci sono 14 gradi e tira pure vento !!! Complimenti !!!

Proseguiamo il nostro viaggio lungo la costa, la zona di Carna è molto bella, tutte insenature, spiagge, piccoli fiordi. Anche la zona di Ballyconnely è simile.

Vicino a un piccolo lago il castello di Bunowen.

Il tempo è sempre molto nuvoloso e piove frequentemente. Per fortuna ogni tanto concede un po’ di tregua.

Anche se la tregua non dura molto…

 

Arriviamo in hotel verso le 17. Questa volta ci concediamo un’alternativa al B&B e alla cena in un Pub, abbiamo scelto un hotel molto carino di livello leggernente superiore alle precedenti sistemazioni,  ovviamente stanza vista mare. La cena, nel ristorante dell’hotel (quotato a livello locale) è a base di gamberoni e aragosta accompagnate da una buona bottiglia di vino. Super !!

Dalla finestra della stanza, verso le 21.45, vediamo tramontare il sole dietro una nuvola…panorama stupendo !!

Lunedì 31 Luglio

Siamo ancora a Clifden, nel Connemara.

Oggi il tempo è stato buono, non ha piovuto, solo qualche nuvola nel pomeriggio e l’immancabile vento.

Abbiamo visitato le penisole che circondano Clifden; il paesaggio è molto vario e alcuni scorci sono splendidi.

La prima penisola è la più piccola, la strada chiamata “Sky Road” fa’ tutto il periplo. Veramente bello !!


Tornati sulla N59 incontriamo pochi Km dopo, la strada per la penisola successiva. A Claddaghduff c’è il bivio per Omey Island, luogo da non perdere.

É una piccola isola raggiungibile a piedi solo durante la bassa marea. Il posto è molto suggestivo; al parcheggio c’è un cartello con gli orari delle maree giorno per giorno, per tutto il 2017. É indispensabile saperli per poter andare e tornare dall’isola nelle ore di bassa marea. La via “più sicura” da cui passare è indicata da alcuni cartelli.

Quando arriviamo siamo vicini all’ora culmine dell’alta marea e non possiamo raggiungere all’Isola…

Omey conta poche case e niente più ma ha un fascino speciale.

 

Ci godiamo il sole, il mare, il vento (!!) per un’ora circa e poi proseguamo lungo la penisola, vediamo altre belle spiagge, prati in fiore, cavalli che pascolano pigramente.

L’ultima penisola, dopo il piccolo villaggio di Lettertrack è completamente diversa, ancora più selvaggia ma altrettanto bella.

Vediamo una delle famose “torbiere” della zona, da cui gli Irlandesi ricavano la torba, utilizzata come combustibile.

Rientrando verso Clifden sulla strada N59 vediamo l’ingresso al Parco Nazionale del Connemara. Purtroppo è già tardi per fare una passeggiata, il giro delle penisole  ci ha impegnato più del previsto. Vediamo anche la bella Kylemore Abbey, di epoca Vittoriana.

Ci fermiamo in paese per un caffè e qualche acquisto, rientriamo in hotel, cena e poi a nanna. Domani mattina si parte.

Il Connemara ci ha stupito per la varietà di paesaggi: coste puntinate di isole, spiagge bellissime, montagne, conifere che arrivano fino al mare, affascinanti torbiere. Una meta alternativa al turismo di massa: qui non arrivano in molti,  grandi autobus turistici non se ne vedono….Veramente bello.

9- Achil Island

Martedì 1 Agosto

Partiamo da Clifden diretti ad Achil Island, nella contea di Mayo. Seguiamo la strada N59 fino a Leenane,  un villaggio al fondo di quello che dicono essere l’unico vero fiordo di Irlanda. È molto piccolo ma bellissimo.

Da qui decidiamo di percorrere la strada alternativa R335  che ci condurrà nella Doolough Valley per poi ricongiungersi alla N59 .

La valle è molto bella, la strada non è stretta come immaginavamo.

Si sale fino ad un altipiano, pochissime case una lontana dall’altra fra torbiere, felci e arbusti.

A metà del XIX secolo, l’epoca della grande carestia, gli abitanti di questa valle  lasciarono la loro terra per sfuggire alla fame. Quattrocento di loro chiesero aiuto ad un ricco signorotto della zona, che però si rifiutò di aiutarli e così molti di loro morirono di freddo e fame…una brutta pagina di storia. All’inizio dell’altopiano un piccolo monumento ricorda queste persone.

Ricongiunti alla strada principale arriviamo fino a Mallaranny, un paese con vista sulla baia di Newport e le sue 365 piccolissime isole…. Non le contiamo, ci fidiamo di quanto scritto sulla Lonely Planet.

Lasciata Newport dopo una breve sosta in spiaggia, in circa 20 minuti arriviamo al ponte che collega Achill Island alla terra ferma. Meno di un minuto ed eccoci sull’isola !!

Inizialmente il paesaggio non è nulla di speciale, poi la strada arriva in un punto panoramico, la vista dell’oceano è emozionante. Iniziamo a vedere scogliere e spiagge, bellissimo !!

Il  B&B dove soggiorneremo  è nel villaggio di Dooagh, poco dopo Keel.

Il proprietario ci accoglie offrendoci caffè e biscotti.  Ci illustra su una cartina i punti più belli dell’isola, le spiagge, i sentieri e ci racconta qualche curiosità…ad esempio nella baia si vedono spesso gli squali…

Posati i bagagli in camera decidiamo di vedere  subito la spiaggia di Keem a pochi Km. Magnifica !! L’acqua invita a fare il bagno, è di un colore bellissimo!

Noi invece, da montanari quali siamo, preferiamo rinunciare all’acqua fresca dell’oceano e agli squali per incamminarci verso la montagna alle spalle della spiaggia, il panorama dall’alto deve essere super. In effetti è magnifico!! Cammina cammina siamo arrivati fino alla cima…spettacolare!! Scogliere a picco sul mare altissime, da paura !!

Panorama mozzafiato ( in tutti i sensi!!)

Ritorniamo “a valle” con piedi bagnati e scarpe piene di fango…il terreno ovunque è  paludoso !!

Dopo una doccia calda siamo nuovamente presentabili, andiamo a cena a Kell poi breve passeggiata sulla spiaggia. Achil Island ci ha già conquistato !!

Mercoledì 2 Agosto

Secondo giorno ad Achill Island. Il tempo è brutto: molto vento e pioggia…

Colazione vista oceano…meraviglioso nonostante il cielo grigio. Assagiamo il salmone affumicato locale;  qualcuno penserà che a colazione sia terribile ma noi ci adattiamo facilmente alle abitudini locali apprezzando queste colazioni alternative.

Visto il brutto tempo, partiamo per  fare il giro dell’isola in auto

Bellissime le spiagge a Dugort :

Silver strand

Golden strand

Il cielo non promette nulla di buono, infatti poco dopo diluvia…

Sulla strada non c’è molta gente…solo tante pecore!!!

Finalmente smette di piovere e possiamo ammirare altri tratti di costa.

Nel pomeriggio visitiamo un villaggio (circa 90 case) abbandonato causa carestia. Oggi non rimane molto,  gli abitanti ridotti alla fame, fra il 1840 e il 1850 furono costretti a cercare fortuna altrove, destino comune a molti irlandesi.

Il villaggio di Dooagh, dove pernottiamo, questa primavera é stato oggetto di un fenomeno naturale che ha incuriosito tutto il mondo: la spiaggia di sabbia che l’oceano aveva completamente eroso negli anni una mattina è improvvisamente ricomparsa dal nulla, restituita dal mare. Gli abitanti ora se la godono piacevolmente, sperando che l’oceano non ripeta ancora una volta lo scherzo di portarsela via !

Giovedì 3 Agosto

Ultima colazione ad Achill Island.

Guardando dalla finestra l’oceano cattura la nostra attenzione e i nostri pensieri…

Forse è proprio l’oceano a rendere magica Achil Island o forse è l’ospitalità dei suoi abitanti…qualsiasi cosa sia noi siamo stati incantati dalla piacevole atmosfera. Un luogo tranqillo dove il tempo passa scandito dal ritmo delle maree…

Salutiamo l’isola dal ponte che la collega alla terra ferma e intanto pensiamo a quando torneremo qui…arrivederci Achill !!

10- La contea di Mayo

Proseguiamo il viaggio alla volta della Killala bay, a circa 50 Km da Sligo, nella contea di Mayo

Lungo il percorso visitiamo la penisola di Mullet: un paio di spiagge carine, un faro e qualche barca, anche questa zona è poco turistica e molto tranquilla.

Proseguiamo verso Killala e Creevagh dove passeremo le prossime 2 notti. Facciamo una breve sosta a Ballina, il centro più grande della zona. Nulla di che, una via centrale graziosa ma nulla di più. Un panino veloce tra una pioggia e l’altra e poi ripartiamo verso il B&B; quando arriviamo i proprietari non sono in casa quindi andiamo a passeggiare in spiaggia, dove trascorriamo il resto del pomeriggio. La spiaggia è divisa in due parti: la prima costeggia una specie di laguna, poi dopo un piccolo promontorio, si allarga la spiaggia vera e propria. Spiaggia e onde dell’oceano sono magnifiche.

Ritorniamo al B&B ed incontriamo i proprietari, Harry e Carol, persone deliziose che ci accolgono con caffè e deliziosi scones fatti in casa.

Il luogo e  la casa sono splendidi

Per cena rimaniamo al B&B, dividiamo il tavolo con una simpatica famiglia di Parigi. La sala da pranzo ha una vista spettacolare sulla costa, il tavolo è apparecchiato con grande cura ed eleganza. La cena è ottima, cucinata con passione dalla signora Carol che utilizza ottimi ingredienti freschissimi della zona.

Sorseggiando un caffè guardiamo dalla finestra…l’Atlantico ci conquista ancora una volta.

Venerdì 4 Agosto

Le nuvole che vediamo all’orizzonte non turbano minimamente il nostro entusiasmo: iniziare la giornata con una buonissima colazione è quanto di meglio si possa desiderare…

Abbiamo la conferma che in questo B&B il cibo è veramente ottimo, Carol coccola gli ospiti con prelibatezze  di ogni tipo.

Harry, ci fornisce  una mappa della zona e con molta enfasi evidenzia come il territorio sia integro, poco costruito e senza industrie.

Non ci resta che andare ad esplorare.

A soli sei Km dal B&B troviamo  Downpatrick Head, una scogliera dove Saint Patrick costruì una chiesetta intorno all’ anno 600 d.C. Ci sono ancora i resti delle mura, dove è  stata messa una statua del santo.

La vera attrazione  è la scogliera e il bellissimo faraglione.

Come sempre rimaniamo incantati e camminiamo nella zona quasi due ore, osservando  le onde e i gabbiani in volo…

Proseguendo sulla strada 314 in direzione Belmullet arriviamo al sito archeologico neolitico Céide Field.

Nel centro visitatori  c’è  un interessante museo, che fornisce informazioni sul villaggio di 6000 anni fa’ ritrovato sotto la torba e come si formano le torbiere.

All’esterno i resti di queste antichissime abitazioni. Pochi sassi sapientemente descritti dalla guida che ci accompagna, un colto professore che con il suo entusiasmo ci fà rivivere quel periodo storico.

Posizonato al cetro dell’ingresso al museo c’è il tronco d’albero che potete osservare  in foto: ritrovato anch’esso sotto strati di torba, si ritiene sia di circa 5000 anni fa’! Affascinante!!

 

Intanto le nuvole sono quasi scomparse e il sole splende!

Proseguiamo il nostro tour arrivando fino a Carrowleige, dove ammiriamo altre splendide  scogliere.

Una camminata fino alla punta del promontorio, solo noi e  le pecore… veramente un luogo spettacolare.

Ultima tappa la spiaggia di Portacloy, bella, selvaggia , deserta…

Rientriamo al B&B per cena. come sempre ottima e curata nei minimi particolari.

Su suggerimento di Carol e Harry torniamo a Saint Patrick per vedere il tramonto. Purtroppo c’è qualche nuvola ma la magia del luogo non cambia.

Questa zona della contea di Mayo è stata una scoperta,  un vero gioiello ancora poco conosciuto al turismo di massa…. parte del suo fascino è sicuramente dovuto anche a questo.

Sabato 5 Agosto

Il nostro lungo girovagare per la verde Irlanda è quasi alla fine… oggi ritorniamo verso Dublino.

Il risveglio è stato bello, ancora una volta l’oceano ci augura il buongiorno. La colazione è deliziosa : uova strapazzate con salmone e pane homemade , macedonia di frutta fresca, yogurt con muesli e composta di mele, succo di frutta, caffè.

Salutiamo Carol, Harry e questo magnifico luogo. Siamo stati veramente bene!!

11- Howth e la baia di Dublino

Viaggiamo direttamente verso la piccola città di Howth nella baia di Dublino. Nessun problema lungo il percorso, arriviamo a destinazione prima delle 14. Sistemati i bagagli in camera andiamo a curiosare in giro.

Howth si trova alle porte di Dublino, deve la sua fama all’omonimo castello, aperto al pubblico solo pochi giorni l’anno. É un tranquillo paesino di mare con un piccolo porto, un molo, qualche negozio, molte pescherie e qualche “ospite” particolare… tra le barche  vediamo alcune foche nuotare pigramente… che carine!!! Purtroppo non riusciamo a fotografarle.

Concludiamo la giornata con un’ottima cena, l’immancabile birra irlandese  e un bellissimo tramonto sulla baia

12- Arrivederci Irlanda

Domenica 6 Agosto

Termina qui il nostro viaggio.

La verde Irlanda a noi è piaciuta molto. Nonostante il clima non sia stato dei migliori, abbiamo potuto ammirare paesaggi stupendi.

Sicuramente è una vacanza alternativa per chi non ama troppo il caldo e i luoghi affollati. A parte Dublino e qualche altra località (ad esempio le Cliff of Moher), si può assaporare pace e tranquillità.

Gli Irlandesi sono cordiali e sorridenti, a volte parlano un inglese incomprensibile ma sono molto pazienti e ben disposti verso i turisti.

C’è un forte senso di “comunità”, di rispetto per gli altri e per la natura.

Nei piccoli villaggi non si chiudono a chiave le porte delle case e per strada ti  salutano tutti, anche se non ti conoscono.

Consigliamo assolutamente la visita di questo bel paese a tutti, anche a chi ha dei bimbi.

Non vi resta che preparare le valigie…l’isola di smeraldo vi aspetta!!!