16 Set Rifugio Albert Deffeyes
10 Agosto 2020
La camminata di oggi si svolge a La Thuile, saliremo al rifugio Albert Deffeyes, sotto il massiccio del Rutor.
Una gita molto conosciuta e frequentata, il paesaggio è stupendo, il sentiero è ben segnalato e il rifugio è in una posizione magnifica e panoramica.
Arrivati a La Thuile seguire le indicazioni per gli impianti di risalita, superarli e puntare per frazione La Joux, a 1604 metri di altitudine
Poco prima che la strada attraversi il torrente e inizi a salire c’è un parcheggio dove lasciare l’auto.
Siamo arrivati abbastanza presto, circa le 7.30, ma vi sono già molte auto e parecchie persone che iniziano la camminata.
Indossati scarponi e zaino partiamo. Arriviamo a frazione La Joux dopo circa quindici minuti camminando per un tratto sulla strada, poi tagliando dal bosco: c’è un bar ristorante molto grazioso proprio vicino alla partenza dei sentieri, ideale per chi vuole fare un breve giro e pranzare.
Anche qui vi è un parcheggio, ma i posti sono pochi e in estate conviene lasciare l’auto sotto.
Il sentiero per il rifugio è indicato come Alta Via numero 2: si presenta subito abbastanza ripido, immerso in un bosco dai grandi alberi che regala una piacevole frescura.
Questo percorso costeggia per un lungo tratto il torrente Rutor, autore di spettacolari cascate costituite da tre salti molto pittoreschi.
Il primo si raggiunge dopo poco più di mezz’ora ed è molto affascinante. Una bella balconata permette di osservare bene il salto e la natura circostante.
Poi si prosegue salendo ancora fino a raggiungere un bel pianoro dove poter riprendere fiato ma non ci illudiamo, vediamo che poco dopo il sentiero riprende a salire nel bosco.
Finalmente ecco la seconda cascata: un salto incredibile, dove si ammira tutta la potenza dell’acqua! Bellissimo!!
Entusiasti per la meraviglia del luogo acceleriamo il passo per vedere anche la terza cascata, che si trova poco sopra: fantastica!!
Vi è un ponte che permette di passare proprio sopra e rinfrescarsi con gli spruzzi…eh si, ci si bagna un po’ ma vale la pena! Osservare il flusso impetuoso delle acque è impressionante ed emozionante, uno spettacolo da non perdere, da capogiro!
Il torrente nasce dal lago del Rutor, proprio sotto l’omonimo ghiacciaio. Una meraviglia della natura, che qui si esprime in tutta la sua straordinaria potenza.
Dopo aver scattato un gran numero di foto, proseguiamo il nostro cammino, il rifugio è ancora lontano.
Dopo un tratto in salita gli alberi si diradano e si giunge in un incantevole pianoro di origine glaciale, con un laghetto color smeraldo…in poche parole un luogo magico.
Un pannello informativo spiega come si sono formate queste zone, il laghetto viene definito “effimero” perchè destinato a scomparire: i detriti trasportati dal torrente lentamente lo colmeranno fino ad asciugarlo completamente.
Superato l’alpeggio sulla destra, il sentiero sale a zig zag lungo una pietraia: il panorama è davvero magnifico, da quassù la piana con il laghetto effimero è ancora più affascinante.
Affrontiamo un tratto discretamente ripido e poi finalmente siamo in vista del rifugio Deffeyes: dal parcheggio al rifugio abbiamo impiegato due ore e quaranta minuti, siamo a quota 2496 metri, il dislivello dal parcheggio è di circa novecento metri.
Il rifugio è grande ed accogliente, con tavoli anche all’esterno.
Da qui partono parecchi sentieri per escursioni di varie difficoltà e si può osservare la testa del Rutor con il suo grande ghiacciaio, tra i più estesi della Valle d’Aosta.
Purtroppo in questi ultimi anni è arretrato moltissimo, noi eravamo stati qui circa 20 anni fa e la lingua del ghiacciaio arrivava a lambire le rive del lago che si trova sotto il rifugio, il Lago Inferiore che potete vedere nell’immagine.
Incredibile…i segni del riscaldamento globale qui, come ormai in tutto l’arco Alpino, sono molto evidenti.
Raggiungiamo la piccola chiesetta a destra del rifugio e ci godiamo la vista sul ghiacciaio; ci riposiamo qualche minuto e pranziamo velocemente, il cielo si sta rannuvolando rapidamente.
Appena iniziamo la discesa ecco le prime gocce di pioggia, per fortuna abbiamo portato il poncho impermeabile, così siamo ben protetti.
Fortunatamente non dura molto, le nuvole corrono via veloci ma il sole rimane un po’ velato.
Durante la discesa sostiamo ancora alla cascate, uno spettacolo del genere non si vede spesso e merita goderselo!
Il cielo si rannuvola nuovamente e si fa minaccioso, arriviamo appena in tempo per evitare il temporale !
Questa è un’escursione veramente interessante, con paesaggi molto vari, in un ambiente tra i più caratteristici e significativi che si possono osservare; se pensate che fare circa tre ore di camminata per arrivare al rifugio siano troppe, cercate di arrivare fino al terzo salto, merita davvero, una gita che non dimenticherete!
A presto, continuate a seguirci!!