Toscana- San Gimignano, Volterra: viaggio tra passato e presente- diario di viaggio

Toscana- San Gimignano, Volterra: viaggio tra passato e presente- diario di viaggio

30 Ottobre 2021

Per questo weekend lungo di fine Ottobre abbiamo pensato di andare in Toscana, per dar vita a uno dei tanti piccoli progetti che custodiamo nel cassetto dei desideri: visitare San Gimignano, Volterra e la zona del Chianti.

Siamo partiti da Torino molto presto, nella speranza di evitare un po’ di traffico. In realtà abbiamo incontrato molti autoarticolati, cantieri con lavori in corso e molte auto di chi, come noi, si concede una breve vacanza.

Arriviamo a San Gimignano verso le 11, ci rechiamo subito nell’Hotel dove dormiremo, a circa 5 Km dal paese.

Veniamo accolti con simpatia e un buon caffè di benvenuto.
la Location è fantastica, in mezzo alla natura. L’ Albergo è un molino ad acqua del XIV secolo, sapientemente ristrutturato e impreziosito da uno splendido e curatissimo giardino con piscina, ci siamo regalati un soggiorno in una struttura particolare per festeggiare una ricorrenza speciale…

La giornata è bella e tiepida, ci gustiamo il caffè in terrazza e iniziamo a rilassarci.

La stanza è pronta ed è molto carina; lasciamo i bagagli e andiamo alla scoperta di San Gimignano.

Vedere le torri di San Gimignano da lontano è stato molto emozionante, siamo andati verso la frazione Santa Lucia, un punto panoramico spettacolare, per ammirare l’insieme di questo villaggio così antico.

La vera emozione è stata però entrare nel centro storico: varcata Porta San Giovanni è stato come fare un balzo indietro nel tempo! Che meraviglia!

Percorrendo via San Giovanni si arriva al cuore della città: Piazza della Cisterna e Piazza Duomo. Prima di iniziare a visitare palazzi e chiese decidiamo di fare un giro di insieme per vedere vie e vicoli, botteghe e case. Rimaniamo incantati da questo borgo dall’atmosfera magica, davvero uno splendore.

Da Piazza Duomo proseguiamo per via San Matteo arrivando fino all’altra porta di ingresso della città, poi raggiungiamo Piazza Sant’Agostino, anch’essa molto suggestiva. Purtroppo l’omonima chiesa è chiusa, torneremo in un secondo tempo per visitarla. Girovaghiamo ancora tra vicoli e stradine senza una meta precisa, finche ci ritroviamo nuovamente in piazza Duomo. Decidiamo di visitare il Palazzo Comunale con la sala del Consiglio, in cui Dante Alighieri fece un discorso nel 1299, la Camera del Podestà  e la Torre grossa: con i suoi 54 metri di altezza è la più alta di San Gimignano, la salita è un po’ faticosa ma il panorama è magnifico, dall’alto ammiriamo le piazze, le torri e le incantevoli colline toscane !

Il Duomo, che si trova a fianco del Palazzo Comunale, è davvero splendido: situato in cima a una grande scalinata, presenta una facciata semplice, quasi austera. L’interno è invece interamente decorato da affreschi meravigliosi, capolavori unici. Entrando restiamo ammaliati da tanta bellezza, è una chiesa molto antica, si pensa sia stata costruita intorno a metà dell’XI secolo, un luogo molto mistico. Oltre agli affreschi si può ammirare il Crocifisso ligneo policromo, del 1200 e la preziosa cappella di Santa Fina, con gli affreschi del Ghirlandaio.

Usciti dal Duomo saliamo fino alla Rocca di Montestaffoli: non resta molto di questa antica fortezza, costruita per difendere la città, ma arrivati in cima il panorama è davvero splendido, un colpo d’occhio  incantevole; è quasi l’ora del tramonto e la luce autunnale colora il cielo.

Scendiamo dalla Rocca e andiamo in Piazza Cisterna che deve il suo nome al pozzo ottagonale che si trova proprio in centro alla piazza. E’ un luogo davvero suggestivo, una piazza raccolta, circondata da palazzi storici e botteghe artigianali.

In questi giorni sia piazza Duomo che Piazza Cisterna ospitano bancherelle che vendono prodotti tipici e oggetti di artigianato,  quindi l’atmosfera è piuttosto vivace, c’è molta gente, si percepisce la voglia di evadere e di tornare alla normalità.

La giornata è volata e si è fatta sera…una bella cena è proprio quel che ci vuole.

Ceniamo alla “Osteria del carcere” a due passi da Piazza Cisterna: ambiente accogliente e particolare, ottimi piatti toscani…usciamo decisamente soddisfatti!

31 Ottobre

La giornata è soleggiata, dopo un’ottima colazione andiamo alla scoperta di Volterra. La strada che da San Gimignano conduce a Volterra è molto bella e panoramica, tra boschi e casolari, un paesaggio che pare un dipinto.

Volterra è arroccata su una collina e arrivando si notano subito le vecchie mura.

Abbiamo parcheggiato l’auto nella parte bassa del paese, nei pressi del supermercato COOP, e salendo a piedi siamo “entrati” nella città antica dalla Porta di San Felice, molto bella, con una piccola chiesetta a fianco.

Dopo l’ingresso in città, sulla sinistra vi sono le omonime fonti, un po’ trasandate ma comunque con un loro fascino.

Girovagando tra le viuzze, ammirando case antiche e belle botteghe in pochi minuti ci siamo ritrovati in Piazza dei Priori: la sua bellezza e maestosità stupisce, ci si sente proiettati in un’epoca lontana e avvincente.

Dopo un giro della piazza decidiamo di visitare Palazzo dei Priori, le sue sale sono molto interessanti e alcune ospitano mostre temporanee; in questo periodo vi sono delle opere di Stefano Tonelli, artista contemporaneo.

Quando si giunge all’ultimo piano si ha la possibilità di salire in cima alla torre: attraverso una strettissima scala si arriva in un microscopico terrazzo che ci regala uno splendido scorcio sulla città, vale assolutamente la pena salire fin quassù!

Usciti dal palazzo Priori camminiamo lungo le vie del centro, curiosiamo nelle botteghe che vendono oggetti in alabastro, famoso nella zona, acquistiamo il sale di Volterra, un sale antichissimo e purissimo, i cui giacimenti sono conosciuti fin dall’epoca Etrusca.

Camminiamo fino ad arrivare ai resti del Teatro Romano: non è curatissimo ma è assolutamente da vedere, i resti della civiltà romana sono decisamente seducenti.

Ritorniamo verso il centro, ogni via ha qualcosa di interessante da osservare. Ci rechiamo all’acropoli Etrusca, molto affascinante la grande cisterna sotterranea, poi attraverso il parco arriviamo alla Fortezza Medicea , oggi non aperta al pubblico. Purtroppo è chiuso anche il Museo Etrusco Guarnacci, dove sono custoditi alcuni reperti meravigliosi come “l’Ombra della sera” una statuetta in bronzo del III secolo a.C. , peccato non poterli ammirare.

Arriviamo quindi al Duomo, vicinissimo a Piazza dei Prori; si paga un biglietto per visitarlo ma è compreso anche il Battistero di San Giovanni, ubicato nella stessa piazza. Entrambi sono splendidi e da non perdere.

La Cattedrale è stata consacrata nel 1120 e all’interno ci sono opere antiche degne di nota, come il Gruppo di cinque sculture lignee che raffigurano la “Deposizione di Cristo dalla Croce”

Il Battistero di San Giovanni, a pianta ottagonale, risale alla seconda metà del duecento. Incantevole la fonte battesimale di Andrea Sansovino, del 1500 circa.

Girovaghiamo ancora per le vie di questa città così caratteristica e ci spingiamo a vedere le “Balze”, un fenomeno naturale di erosione che è possibile ammirare percorrendo a piedi un sentiero, appena fuori le mura della città, oppure con l’auto, esplorando le panoramiche strade circostanti.

Le colline di Volterra sono formate da sabbie e argille stratificate che rendono questo territorio molto instabile. L’acqua piovana, infiltrandosi, ha eroso il terreno, che essendo così fragile nei secoli è franato più volte, facendo precipitare intere pareti delle colline e creando uno dei paesaggi più affascinanti della zona! Da non perdere!

Le prime luci della sera rendono l’atmosfera ricca di magia…

1 Novembre

Come da copione, la giornata è grigia e minaccia pioggia ma non ci lasciamo intimidire dai nuvoloni e non cambiamo i nostri programmi.

Prendiamo l’auto e andiamo a visitare Certaldo, il paese dove è vissuto Boccaccio.

Lasciamo l’auto in un parcheggio nella parte bassa del paese e saliamo a piedi verso il centro storico, che si trova sulla sommità della collina.

E’ possibile raggiugere Certaldo Alta anche attraverso una funicolare, in pochi minuti si giunge a destinazione.

Anche qui, si ha l’impressione di essere in un altro tempo, in un’altra epoca…l’atmosfera è magica, ci si aspetta di incontrare dame e cavalieri! Camminando per la via principale si arriva a Palazzo Pretorio; la facciata è molto bella, piena di Stemmi rappresentanti le nobili famiglie della zona; per visitare l’interno si deve acquistare il biglietto.

La Sala delle Udienze, dove si svolgevano i processi, permette all’immaginazione di proiettarsi in quell’epoca lontana, la ex chiesa dei Santi Tommaso e Prospero è molto interessante e custodisce il Tabernacolo dei Giustiziati, opera di pregio.

Proseguiamo il nostro Tour visitando la casa del Boccaccio: quasi completamente ricostruita è comunque molto affascinante, ricca di documenti e testimonianze della vita del poeta.

Girovaghiamo ancora un po’ per i vicoli di questo borgo medievale, l’atmosfera è molto bella ma purtroppo il meteo no…inizia a piovere in modo sostenuto quindi torniamo verso l’auto.

Decidiamo di spostarci, se siamo fortunati ci lasceremo la pioggia alle spalle.

La nostra meta ora è l’Abbazia di San Galgano e l’Eremo di Monte Siepi vicino a Chiusdino, a circa trenta chilometri da Siena! Noi da Certaldo ne percorriamo circa 60 per arrivare; nonostante la pioggia ammiriamo il paesaggio, un susseguirsi di colline e piccoli paesi, una natura incontaminata veramente molto bella.

Arriviamo a San Galgano ancora accompagnati dalla pioggia. L’Abbazia è magica, possiede un’aura unica che incanta…visitiamo lo Scriptorium ( dove c’è la biglietteria), la sala capitolare, il chiostro, le aree esterne e la grande Abbazia senza tetto, bellissima e affascinante. La grande abbazia risale al 1250 circa e nel corso dei secoli ha subito alcune modifiche ma il suo stile Gotico Romano è rimasto tale.

Nei pressi della Abbazia sorge l’Eremo di Monte Siepi, più antico dell’Abbazia stessa. Qui Galgano Guidotti, un ricco giovane nato nel 1148 a Chiusdino, trascorse la sua vita dopo aver deciso di abbandonare le futilità della vita. Come gesto della sua redenzione conficcò la sua spada in una roccia, spada tuttora visibile al centro della cappella e che rappresenta il vero mistero dell’Eremo. Dopo la sua morte, nel luogo dove vi era la sua capanna, venne edificata una pieve e successivamente l’Eremo.

La “Rotonda”, così viene chiamata la cappella dell’Eremo è davvero molto bella e affascinante e la misteriosa spada nella roccia lascia senza parole!

2 Novembre

Oggi si torna a casa, la nostra breve ma intensa vacanza sta per terminare…

Ci concediamo ancora una passeggiata a San Gimignano, oggi è un normale giorno della settimana e la città emana il fascino della vita quotidiana, lontana dalla presenza dei tanti turisti che la affollano durante le festività o i weekend.

Ci godiamo quindi questa “normalità”, le botteghe non affollate, le strade quasi deserte…un’atmosfera davvero magica!

Decidiamo di fare una strada alternativa per tornare a casa, vogliamo esplorare ancora un po’ questa bella zona.

Percorriamo quindi le strade collinari che ci porteranno verso Pontedera/Pisa; bello il tratto della Statale Provinciale dell’ECCE HOMO, che ci conduce a Castelfalfi, dove acquistiamo vino e olio in una azienda agricola, e poi prosegue verso Montefoscoli, Montechiari e infine Pontedera dove iniziamo la percorrenza dell’autostrada che ci condurrà a casa.

Suggerimenti

Vi consigliamo di organizzare il viaggio con un certo anticipo, soprattutto per periodi di festa come Pasqua, Natale o ponti primaverili. Questa zona è molto frequentata, per questo motivo i periodi “fuori stagione” sono perfetti per una vacanza da queste parti.

Soggiornate in uno dei tanti B&B della zona, anche fuori città, le campagne circostanti vi regaleranno relax e pace, fuori dal caos cittadino.

Assaggiate i piatti tipici della zona, cucinati ancora con antiche ricette; ottimo l’olio e il vino, che potrete acquistare direttamente dai produttori.

Buon Viaggio!!!