Val Clavalitè, Col Fénis, Colle Pontonnet

Val Clavalitè, Col Fénis, Colle Pontonnet

29 Luglio 2020

La gita di oggi si svolge nella Val Clavalitè,  sopra Fénis.

Arrivati a Fenis, si supera il castello e si sale per un paio di chilometri, il bivio per la Clavalitè si trova sulla destra, nella parte alta del paese ed è ben indicato.

La strada inizia tortuosa ma è asfaltata e in buone condizioni. Ci sono una decina di tornanti e dopo dieci chilometri si arriva ad un parcheggio dove si può lasciare la macchina. Da qui in poi la strada è chiusa al traffico e diventa sterrata.

Indossati scarponi e zaino ci incamminiamo, eccoci nella Val Clavalitè! Siamo a quota 1500 metri.

Dopo pochi minuti di cammino arriviamo nella grande piana che caratterizza la valle, la prima frazione è Robioz dove c’è un laghetto artificiale , un piccolissimo bar – punto ristoro aperto solo sabato e domenica, famoso per le grigliate e belle casette private.

 

Proseguiamo seguendo le indicazioni per il bivacco Rotary- Borroz, che si trova al fondovalle. Dà li dovremmo poi proseguire per il col Fénis.

Seguiamo la strada ammirando graziose baite e piccole frazioni, questa valle è molto bella e ancora poco frequentata; poco dopo Bioley  prendiamo il bivio per Celey, dove parte il sentiero che accorcia di qualche chilometro il percorso. Alla partenza del sentiero c’è una bellissima e impetuosa cascata. Lungo  il percorso ammiriamo altre cascate,  questa valle è ricca di acqua purissima!

 

Continuiamo a camminare e dopo circa due ore eccoci al Bivacco Rotary Borroz, molto carino, incustodito.

Il colle è ancora lontano ma decidiamo di provare ugualmente a raggiungerlo, il sentiero è il 6A. Con il senno del poi, per arrivare al colle è meglio non raggiungere il bivacco ma passare dall’alpeggio “Le Grand Alp” dove parte il sentiero 6 per il colle, si risparmia circa mezz’ora di tempo ( e di fatica!)

 

Da questo punto inizia le vera salita, siamo 2120 metri e abbiamo ancora da fare più di 700 metri di dislivello…e camminiamo già da due ore e mezza.

Proseguiamo senza pensarci, il paesaggio è così bello e selvaggio che in ogni angolo c’è qualcosa da osservare: fiori e piccole piante, la maestosità delle montagne che ci circondano, il torrente impetuoso.

Il sentiero è ben tracciato e segnalato ma ci stiamo avvicinando alla grande pietraia che precede il colle…guardandola non riusciamo a vedere se il sentiero prosegue o si perde nel nulla…procediamo pian piano, seguendo le indicazioni che ci appaiono man mano sulle rocce, con i classici segni di vernice gialla oppure con gli “omini” in pietra.

Poco prima dell’attacco alla pietraia, che stimiamo comporti un dislivello di 400 metri, vediamo alcuni affascinanti ed enormi massi, probabilmente franate dalle montagne circostanti chissà quando…sono davvero enormi!! Guardate le immagini e giudicate voi stessi…nella prima foto cercate un “puntino” con le braccia alzate!

 

Iniziamo la salita…il sentiero procede in buone condizioni, a tratti molto ripido ma comunque bene segnalato, incontriamo alcuni piccoli nevai che superiamo senza difficoltà, unici punti dove il sentiero non è visibile.

 

In lontananza, lungo il pendio della montagna vediamo una decina di camosci che passeggiano indisturbati su un nevaio.

 

La pietraia è veramente alta e maestosa.

 

Fatichiamo parecchio, la salita è dura, ma finalmente dopo più di due ore arrivamo al col Fenis, 2857 metri.

Il panorama è molto bello, unico nota negativa è il passaggio di una linea di alta tensione, che porta la corrente elettrica dalla Francia alla pianura Padana e che attraversa la val d’Aosta in molti punti. Il panorama ne risente un po’ ma in ogni caso è molto bello. Siamo affacciati sulla valle di Champorcher e sul parco Naturale del Monte Avic.

 

Poco sopra il colle vi è una casetta diroccata e il sentiero prosegue ancora…dobbiamo assolutamente andare a vedere dove porta!!

 

E così, dopo circa dieci minuti eccoci al colle Pontonnet, 2898 metri, che si affaccia sulla valle di Cogne.

 

Magnifico, si vede il Gran Paradiso con il suo ghiacciaio, la severa Grivola e a destra del colle la punta Tersiva !

Il col Pontonnet è il punto di incontro di 3 valli: Champorcher, Clavalitè e Cogne…affascinante!

Incontriamo due ciclisti arrivati da Cogne, hanno impiegato circa tre ore…immaginate che fatica arrivare quassù con la mountain Bike? NON e-Bike, solo con l’energia delle loro gambe!! Chiaccherando un po’ con loro scopriamo che scenderanno dalla val Clavalitè, quindi dalla pietraia e dai nevai che abbiamo affrontato poco fa! Bravi, complimenti per l’allenamento!

Noi ci riposiamo qualche minuto e mangiamo un panino per recuperare le forze…5 ore di cammino e 1400 metri di dislivello non è poca cosa! Siamo soddisfatti, la fatica è stata ricompensata dal paesaggio!

Dopo circa mezz’ora riprendiamo il cammino e iniziamo la discesa per la stessa via. Unica variante, scendiamo dal nevaio più grande in scivolata, abbiamo visto che i due ciclisti l’hanno percorso  con la bici, quindi anche noi possiamo farlo con i nostri piedi, non si sprofonda. Questo ci ha fatto risparmiare più di mezz’ora di cammino.

Arriviamo al parcheggio abbastanza stanchi, la discesa è stata più veloce ma comunque abbiamo camminato in tutto più di otto ore !

La val Clavalitè è molto particolare e affascinante, ancora selvaggia e poco sfruttata; per chi non ha voglia di camminare così tanto anche fare solo una passeggiata nella piana  o gustare una grigliata in riva al lago è gratificante e rilassante, adatto a tutti.

Ciao amici, a presto!