Nuova Zelanda- Diario di viaggio Episodio 4- L’isola del Nord

Nuova Zelanda- Diario di viaggio Episodio 4- L’isola del Nord

19 Agosto 2014

Il traghetto lentamente scivola sulle acque dello stretto di Cook, tra l’isola del sud e quella del nord.

Piove e il mare è mosso; attraverso il finestrino ammiriamo il paesaggio, nonostante il grigiore del cielo è splendido. Le Marlborough Sounds, con insenature e piccole isole sparse qua e là, si svelano ai nostri occhi; una navigazione molto bella che dura quasi tre ore.

Arriviamo a Wellington nel tardo pomeriggio. Sbarcati dal traghetto veniamo travolti dal traffico cittadino a cui non siamo più abituati…ci sentiamo degli UFO !

Wellington è una cittadina non molto grande ma paragonata a quelle incontrate finora è una metropoli. E’ la capitale della Nuova Zelanda e ha parecchie cose interessanti da vedere, bisognerebbe trascorrevi un paio di giorni per poter apprezzare le sue bellezze. Per noi Wellington sarà solo una tappa di transito, nel creare il nostro itinerario abbiamo dovuto fare delle scelte in base ai giorni disponibili e abbiamo deciso di trascurare le città a favore di zone paesaggisticamente più naturali.

Ci rechiamo nell’hotel che abbiamo prenotato, lasciamo i bagagli e andiamo a zonzo per le vie del centro; cena in un pub e poi a nanna, domani si riprende il viaggio.

Cliccando sul link visualizzerete l’itinerario

https://drive.google.com/open?id=1bZbL4ePRyMePYf2a5A81fFVFL7zK9d4H&usp=sharing

20 Agosto

Sveglia abbastanza presto, vogliamo evitare il traffico della capitale per uscire dalla città.

Percorriamo la strada numero 1 direzione nord. Il primo tratto non ha un panorama particolarmente bello, ma quando si arriva nella zona del Tongariro National Park  è tutta un’altra storia… A dominare la scena ci sono belle montagne innevate e un cono vulcanico spettacolare, il monte Ngauruhoe. Bellissimo, ci rimarrà nel cuore.

Questo parco nazionale offre la possibilità di fare parecchie escursioni, la zona è molto interessante, ricca di bellezze naturali e in estate è meta di molti escursionisti.

Poco distante dal parco si trova il Lago Taupo, rinomato per le sue bellezze, per la pesca e le zone termali. E’ il lago più grande della Nuova Zelanda. La strada che lo raggiunge, la Desert Road, in inverno è spesso chiusa per maltempo.

Per questo motivo noi proseguiamo lasciando la strada 1 al bivio per il Taupo, poco dopo Waiouru. Percorriamo un breve tratto della 49 che passa accanto ai confini sud  del parco per congiungerci alla 4; arriveremo a Waitomo, dove faremo una sosta per visitare le Waitomo Caves.

Le Waitomo Caves sono un insieme di grotte calcaree e al centro visitatori potrete scegliere tra le varie attrattive proposte, acquistando in loco i biglietti.

Le grotte più grandi e famose sono 3 : La Glowworm, la Aranui e la Ruakuri.

Acquistiamo i biglietti e ci rechiamo all’ingresso della prima grotta.

La Growworm Cave è forse la più famosa: nella prima parte le gallerie si percorrono  a piedi, tra magnifiche stalattiti e stalagmiti fino ad arrivare a quella che viene chiamata “la cattedrale”, una grande caverna dalla eccezionale acustica. Poco dopo il percorso pedonale termina e si viene fatti salire su piccole barche per navigare sul fiume ed ammirare la vera attrazione della grotta: migliaia di insetti bioluminescenti illuminano, come tante piccole stelle nel cielo, la volta e le pareti della grotta. Questi insetti luminosi hanno trovato qui l’habitat giusto per vivere e riprodursi. L’effetto è bellissimo, affascinante e poetico.

Dopo la navigazione si ritorna indietro ammirando ancora stalattiti e stalagmiti.

Per i più avventurosi, c’è un’escursione davvero particolare: rafting nel turbolento fiume sotterraneo. Viene fornita la muta impermeabile, un ciambellone su cui accomodarsi e l’assistenza di guide preparate…deve essere un’esperienza davvero adrenalinica, solo per i più temerari!!

All’uscita ci aspetta un minivan con cui veniamo portati alla Aranui Cave, che dista dalla precedente grotta alcuni chilometri. Qui l’attrattiva sono delle formazioni calcaree molto particolari, sottilissime stalattiti che ricoprono il soffitto della grotta. Non vi sono corsi d’acqua quindi qui non vivono i piccoli insetti bioluminescenti.

La terza grotta, Ruakuri, è un simbolo di spiritualità in quanto in passato era luogo di sepoltura Maori. Oggi il sito non è più utilizzato ed è possibile visitare l’interno ricco di formazioni calcaree, caverne con ruscelli e cascate.

Usciamo dalle grotte veramente soddisfatti, un posto davvero particolare che merita una visita.

Riprendiamo il nostro itinerario, siamo diretti a Rotorua, nel cuore dell’isola del Nord.

Sono circa 140 chilometri che sommati ai 460 da Wellington a Waitomo sono già un bel numero. Arriviamo a destinazione  quasi alle 20.

Rotorua ci accoglie con un magnifico odore di uova marce! Forte e pungente, si sente in tutta la città ed è proprio la caratteristica della zona in quanto vulcanica, ricca di geyser, pozze di fango bollente, fumarole.

Rotorua è anche uno dei luoghi dove la comunità Maori è presente e molto attiva, più che in altre zone del paese, soprattutto rispetto all’isola del sud. Per promuovere la loro cultura e far conoscere la loro storia, qui i Maori organizzano eventi molto interessanti. E’ nostra intenzione approfondire la conoscenza con questo popolo quindi speriamo di trovare qualche manifestazione a cui partecipare.

Arriviamo all’hotel giusto in tempo per riuscire a prenotare, tramite i proprietari, una visita guidata per domani pomeriggio al parco termale di Te Puia, che in lingua Maori significa “geyser”; successivamente spettacolo di ballo e cena Maori nel villaggio Whakarewarewa.

Le stanze sono carine, molto piccole ma particolari: ognuna ha un mini cortiletto privato con vasca in pietra e calda acqua termale ad uso esclusivo… un bagnetto rilassante prima di andare a letto è davvero l’ideale !!

21 Agosto

Anche se l’odore solforoso  non è proprio gradevole, Rotorua è un luogo davvero molto bello.

Facciamo colazione in un bar nei pressi del lago, la giornata è soleggiata e limpida ma per ora piuttosto fredda. Il lago è molto affascinante, sotto la sua superficie vi è un vulcano spento; è il più grande dei 16 laghi della zona.

Una passeggiata sulla riva ci mette decisamente di buon umore. Visitiamo velocemente la città poi ci dirigiamo nella zona dei parchi termali. Visitiamo Wai-O-Tapu, con i suoi laghi colorati, pozze di fango bollente, fumarole e geyser, paesaggi davvero surreali. Vi sono diversi percorsi da fare a piedi, di varie lunghezze. Noi cerchiamo di vedere il più possibile, quest’area termale è veramente spettacolare.

Siccome abbiamo ancora del tempo prima della visita guidata, esploriamo la zona della Redwoods Whakarewarewa Forest, ricca di percorsi da fare in mountain bike e a piedi.

Alle 14,30  puntuali siamo Te Puia, luogo di incontro per il tour. Per fortuna siamo un gruppo non molto numeroso. Iniziamo la visita passeggiando tra le fumarole e i bellissimi Geyser. Il più grande, Pohuto, è davvero spettacolare: un getto di acqua bollente alto quasi 30 metri…fantastico!

Dopo aver bighellonato liberamente per circa un’ora e mezza nel sito ammirando fanghi bollenti e pozze di acqua termale, con un piccolo autobus veniamo portati al villaggio Whakarewarewa. Qui veniamo accolti dalla comunità Maori, alcuni di loro ci accompagnano lungo un percorso stabilito dove sono state fedelmente ricostruite le antiche abitazioni, i particolari forni dove venivano cucinati i cibi, i luoghi per le cerimonie. Veramente interessante, soprattutto bello poter percepire il loro rispetto per la terra che li ospita da secoli…un rispetto che tutti noi dovremmo avere per il pianeta!

Alle 18  assistiamo ad uno spettacolo di danza davvero suggestivo e divertente.

A turno siamo anche stati invitati a salire sul palco e ballare con loro… Com’è stata la nostra esibizione? Beh, lasciamo spazio alla vostra immaginazione !!

Dopo lo spettacolo danzante ecco arrivata l’ora del buffet: veramente delizioso, pannocchie cotte al vapore delle acque termali, vari tipi di insalate, pesce e carne cucinati in modi differenti. Il tutto accompagnato da musica locale suonata del vivo.

Dopo cena, a bordo di un trenino elettrico veniamo riportati a vedere il geyser Pohuto in versione notturna; per riscaldarci ci offrono una buona cioccolata calda che accettiamo tutti con piacere.

La magia del luogo è assolutamente unica!

Questo tour si è rivelato veramente interessante e ben organizzato: inizialmente non eravamo molto convinti della scelta, pensavamo fosse la solita gita turistica di poco valore ma a posteriori ci sentiamo di consigliarvela, soprattutto per poter entrare in contatto con questa magnifica popolazione e poter sentire dalle loro voci  storia e tradizioni.

Rientriamo in hotel alle 23 circa, contenti di quello che abbiamo vissuto oggi in questa terra di vulcani e antiche tradizioni.

E domani?…domani è un altro giorno e scoprirete nel prossimo episodio com’è andata…

ciao a presto !