Nuova Zelanda- Diario di viaggio Episodio 5 – I territori del Northland

Nuova Zelanda- Diario di viaggio Episodio 5 – I territori del Northland

22 Agosto 2014

Sveglia molto presto, a malincuore lasciamo Rotorua e le sue bellezze.

Il programma della giornata però è molto allettante: visiteremo l’isola Whakaari o White Island, isola vulcanica al largo della costa di Whakatane, nella Bay of Plenty.

L’isola è l’unico vulcano marino attivo della Nuova Zelanda, le sue eruzioni in mezzo al mare sono uniche. Barche turistiche accompagnano i visitatori partendo dal porto di Opotiki; compresi nel prezzo del biglietto vi sono utili attrezzature: giubbotti salvagente e caschetti, a volte le eruzioni del vulcano sono improvvise e c’è il pericolo che sassi provenienti dal cratere vengano scagliati lontano.

La giornata è bella ma ventosa e quando arriviamo in vista del mare ci rendiamo conto che è molto mosso. Telefoniamo alla compagnia di barche che organizza i tour per sapere se le partenze sono regolari; purtroppo ci dicono che al momento le condizioni del mare non permettono la navigazione, ci consigliano di recarci comunque al porto, il vento potrebbe calmarsi.

Arriviamo fiduciosi a Opotiki e attendiamo quasi un’ora, poi la triste conferma…oggi nessuna barca partirà per White Island, il mare è troppo mosso e il vento non ha nessuna intenzione di attenuarsi !! NOOOOOO !! Che delusione !!

Non garantiscono nulla nemmeno per domani, quindi dopo una breve riunione di gruppo decidiamo di modificare i nostri piani e partire per la penisola di Coromandel, verso nord. Prima però ci consoliamo con una buona colazione a base di Bagel, farciti con formaggio e marmellata, succo di frutta e caffè.

Percorriamo la strada di costa fino ad arrivare a Coromandel, circa 350 chilometri da Opotiki.

Vi riproponiamo la mappa con l’itineraio completo.

https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?mid=1bZbL4ePRyMePYf2a5A81fFVFL7zK9d4H&ll=-37.97366716209044%2C174.99816399999997&z=6

Arriviamo a destinazione alle le 14, girovaghiamo per trovare una sistemazione che ci soddisfi. Appena fuori dal paese, vediamo un resort con villini vista mare…bello! Parcheggiamo davanti alla reception e notiamo un cartello sulla porta di ingresso: ” Salve, sono assente fino alle 15.30 circa. Le stanze dalla 1 alla 4 sono libere, scegliete quella che vi piace, quando torno ci vediamo” … ma dai!! Incredibile…una dimostrazione di fiducia nel prossimo decisamente fuori dal comune, mai vista una cosa così!

Facciamo un giro e vediamo che effettivamente le stanze indicate hanno la chiave appesa alla porta, così entriamo…tutto perfettamente in ordine e pulitissimo. Deciamo di seguire il suggerimento e scegliamo le sistemazioni che ci piacciono; Camere molto belle e grandi, con balconcino vista mare.

Scarichiamo le valigie, anche se ci sentiamo un po’ a disagio; poco dopo appare il proprietario, un grande uomo in pantaloncini corti come fosse piena estate, noi indossiamo tutti la giaccavento… a parte questo dettaglio, ci accoglie con simpatia e dopo le formalità ci rifornisce di latte fresco per la colazione. Magnifico!! ( maggiori dettagli nel prossimo articolo “informazioni utili”)

Vista la bella e soleggiata giornata, andiamo a fare un’ esplorazione della penisola; iniziamo dalle specialità locali…pranziamo in un chiosco vista mare (indicato dal proprietario del resort) specializzato in cozze, ostriche, capesante. Le vendono sia crude che cucinate in un paio di modi: noi scegliamo la zuppa di cozze e una capasanta fritta…che delizia !!

Soddisfatti dello spuntino riprendiamo la visita, la penisola è molto bella, non per nulla è una delle mete preferite degli abitanti di Aukland per trascorrere il week end. Come sempre la natura è magnifica: mare blu intenso, calette con sabbia dorata,  verdi colline panoramiche.

 

Scegliamo una spiaggia quasi in punta alla penisola e ci godiamo il tramonto, nella pace più assoluta.

Concludiamo la giornata cenando a Coromandel, al “Pepper Tree”, un grazioso locale al cui esterno c’è un grande albero di  pepe; Gustiamo alcuni ottimi piatti di pesce, poi rientriamo al resort.

23 Agosto

Dopo una veloce colazione in camera, salutiamo il simpatico proprietario e la sua famiglia e partiamo, direzione Paihia nella      ” Bay of Islands”. Nel tragitto ammiriamo ancora il panorama; man mano che ci avviciniamo ad Aukland il traffico aumenta; a nord della città la strada 1 diventa autostrada, la Northern Gateway, una delle poche strade a pagamento: il bello è che il pedaggio può essere pagato comodamente on line fino a 5 giorni dopo… per noi fantascienza vero??

L’ Harbour Bridge ci regala un bel panorama sui grattacieli della città e sulla baia.

Facciamo una sosta per il pranzo a Whangarei, circa 200 chilometri da Aukland. Scegliamo uno dei ristorantini al porto, tutti molto graziosi. Il tempo è soleggiato ed è piacevole pranzare all’aperto anche se c’è una lieve brezza fresca. Poi riprendiamo il viaggio e dopo un altro centinaio di chilometri arriviamo a Paihia. Sono circa le 15 e fortunatamente troviamo subito un hotel con stanze libere: il grazioso Anchorage motel, con vista mare.

Dopo aver fatto il bucato nella comoda lavanderia del motel, andiamo a passeggiare per il paese. Circondato da una rigogliosa vegetazione ha belle spiagge, un molo da dove partono le imbarcazioni per le gite nella baia, graziose case con giardino…e alberi giganteschi…

Un luogo molto rilassante, almeno in questa stagione!

Diamo un’occhiata alle varie agenzie che prenotano le gite in barca, domani faremo una di queste mini crociere nella baia.

Nel frattempo si è fatta ora di cena: scegliamo il ristorante “Only Seafood”, uno dei pochi aperti. Location e cucina ottimi!

24 Agosto

Oggi cielo limpido e sole splendente, la temperature è fresca ma che importa… è una giornata stupenda! Siamo entusiasti di partire per la mini crociera!

La Bay of Islands è la magnifica baia compresa tra Cape Brett e la penisola di Purerua. Un insieme di 144 isole, spiagge color oro, lussureggianti foreste e un mare bello da togliere il respiro…

Il panorama dalla barca è splendido, navighiamo tra isole e baie, antiche scogliere, spiagge deserte.

Ad un certo punto ecco spuntare dalle acque una mamma delfino con il suo piccolo: saltano davanti a noi, gioiosi e bellissimi.

Arriviamo poi  all’isola di Piercy famosa per il suo “Hole in the Rock”,  un buco nella roccia veramente spettacolare.

Pensavamo di vederlo solo da lontano, invece la barca si avvicina sempre più, ondeggiando parecchio…oh oh…ma ci passiamo attraverso?? Aiutoooo!!

…ecco fatto, siamo passati !!

 

Continuamo a navigare ed un altro branco di delfini viene a salutarci…siamo veramente in un paradiso!

 

La barca fa una sosta in una delle tante isole, così scendiamo a  passeggiare

Un panorama veramente splendido

 

Riprendiamo la navigazione, la sosta successiva è a Russel, piccolo centro abitato dove pranziamo in uno dei locali a pochi metri dal porto.

Ci sono case belle ed eleganti, qui la vita pare scorrere tranquillamente, lontano da ogni stress.

Rientriamo a Paihia nel primo pomeriggio, veramente una bella crociera, indimenticabile!

Tornati al motel prendiamo l’auto ed andiamo a Waitangi, un luogo storico di grande importanza per la Nuova Zelanda: qui è stato siglato nel 1840 il molto discusso Treaty Grounds, trattato tra i Maori e gli Inglesi. Con questo accordo, i Maori decisero di cedere  agli Inglesi i poteri sull’isola del Nord in cambio dei territori storicamente appartenuti alle varie tribù.  Si dice che la traduzione del documento dalla lingua Inglese a quella Maori non sia stata fedele ed esplicativa, in ogni caso la sovranità dell’isola del nord passò alla corona Inglese; nello stesso anno venne dichiarato territorio Inglese anche l’isola del Sud in quanto scoperta dal capitano Cook : ecco nata la Nuova Zelanda così come la conosciamo oggi.

La casa dove è stato siglato il trattato è oggi monumento nazionale, al fondo del curatissimo prato il pennone porta bandiera.

Il parco circostante è molto bello, vicino alla baia è possibile ammirare la “waka taua”, una lunghissima canoa Maori da guerra e la casa delle riunioni “whare runanga”, con molte incisioni che rappresentano le varie tribù Maori.

Un luogo molto suggestivo.

25 Agosto

Lasciamo Paihia molto presto, la nostra meta oggi è Cape Reinga, la punta estrema dell’isola del nord.

Da Paihia sono circa 210 chilometri di strada. Dopo Awanui la penisola si stringe, fino ad arrivare al capo. Quest’area è storicamente abitata dai Maori e Cape Reinga è per loro un luogo sacro: qui le anime dei defunti lasciano la terra per volare verso l’aldilà…arrivando, si percepisce tutta l’energia e la spiritualità di questo posto.

Cape Reinga è anche il luogo dove si incontrano le acque impetuose dell’oceano Pacifico con il Mar di Tasmania, uno spettacolo suggestivo che aumenta il fascino e la magia del posto, guardano questi due mari mescolarsi tra loro ci si sente lontani da tutto…

Dal parcheggio si percorre un facile sentiero per arrivare al faro dove una serie di cartelli indicano le distanze di Cape Reinga dal resto del mondo…siamo veramente lontani da tutto! Una sensazione bellissima…

Cape Reinga è circondato da bellissime baie e spiagge, alcune raggiungibili attraverso il  ” Cape Reinga Coastal Walkway ” un sentiero lungo 53 chilometri che può essere percorso anche a singoli tratti.

Splendido il Cape  Maria Van Diemen, meravigliose le dune di sabbia di Te Paki ( è possibile andare in cima e scendere con tavole da surf affittate in loco). Ogni angolo o caletta svela paesaggi unici, questa parte dell’isola del nord è davvero spettacolare.

Sulla via del ritorno ci fermiamo a vedere la famosa Ninty Miles beach…100 chilometri di spiaggia circondata da bellissime dune, per noi uno spettacolo inconsueto…a perdita d’occhio solo sabbia e mare.

Con la bassa marea è possibile camminare in lungo e in largo all’infinito, respirando l’inebriante profumo del mare.  Il sottile strato di acqua che rimane sulla battigia durante la bassa marea riflette forme e ombre…

Prima che la strada 1 arrivasse nella penisola, tutti i mezzi transitavano su questa spiaggia, che era l’unico passaggio possibile; durante l’alta marea i territori del nord rimanevano isolati. Purtroppo ancora oggi alcuni veicoli passano su questa meravigliosa sabbia, quasi tutti turistici…un vero peccato, questo territorio andrebbe protetto e viatato ai mezzi motorizzati.

Dopo questa piacevole passeggiata riprendiamo il viaggio verso Aukland, dove arriveremo in serata.

Lungo il percorso facciamo ancora una sosta alla magnifica foresta di Waipoua, dove è possibile vedere esemplari di Kauri, antichissimi alberi appartenenti ad una specie risalente all’epoca del Gondwana. Possiedono un fusto drittissimo che può arrivare anche a 60 metri di altezza e 10-15 metri di diametro!! Questa preziosa specie ha rischiato l’estinzione nel XIX secolo a causa dello sfruttamento da parte degli inglesi, che lo utilizzarono per costruzioni varie.

In questa foresta è possibile vedere esemplari davvero molto vecchi: il più antico si stima abbia tra i 2500 e 3000 anni ed è considerato il “padre della foresta”, “Te Matua Ngahere” in lingua Maori. L’incontro con Te Maua Nagahere e altri giganteschi esemplari è davvero molto emozionante. Un senso di profondo rispetto, meraviglia e ammirazione  ci pervade.

 

Passeggiare in questa foresta è un’esperienza veramente emozionante.

Riprendiamo il nostro viaggio verso Aukland, ormai è quasi buio. Ci fermiamo a cenare a Whangarei e poi proseguiamo. Arriviamo ad Aukland a mezzanotte, abbastanza stanchi ma felici, abbiamo vissuto intensamente questa emozionante giornata!

26 Agosto

Partiamo dall’hotel alle 8.30, andiamo in aeroporto, riconsegnamo l’auto che ci ha accompagnato in tutti questi giorni di viaggio (abbiamo percorso quasi 5000 chilometri) e ci imbarchiamo su un aereo. Destinazione isole Tonga. Sarà una sosta relax di  4 giorni, per riposarci e per cercare di vedere ancora le balene…ma questa è un’altra storia che vi racconteremo in un altro post!

30 Agosto

Arriviamo nel tardo pomeriggio ad Aukland, l’aereo proveniente da Tongatapu, la più grande delle isole Tonga, arriva in perfetto orario. Con un taxi ci dirigiamo all’hotel prenotato, in centro città.

La nostra camera  ha una vista spettacolare.

Usciamo per cena, purtroppo piove; con una passeggiata arriviamo nella zona del porto dove ci sono parecchi locali e ci gustiamo ancora una volta dei buoni piatti a base di pesce.

31 Agosto

Purtroppo anche oggi il tempo è brutto. Dopo una buona colazione in un bar nei pressi dell’hotel andiamo subito a visitare una delle maggiori attrazioni della città: la Sky Tower.

L’idea si rivela intelligente perchè non ci sono ancora molti visitatori. La torre è alta 328 dalla base alla punta dell’antenna. All’interno vi sono negozi, ristoranti, un casinò. Con un velocissimo ascensore si sale a 220 metri, dove c’è la vetrata panoramica: 360° di visuale sulla città, bellissimo ed emozionante; dall’alto la città sembra ancora più grande, bello poter osservare le colline vulcaniche che la circondano, il porto, i grattacieli…

I più temerari possono anche lanciarsi nel vuoto con lo SkyJump…da brivido !!!!!

Per maggiori informazio potete consultare il sito:

https://www.skycityauckland.co.nz/sky-tower/

Terminata la visita alla torre  andiamo a zonzo per le vie del centro, armati di ombrelli piaghevoli perchè continua a piovere.

Seguiamo l’itinerario pedonale proposto dalla mitica Lonely Planet; riusciamo così a vedere Aotea Square, il municipio, la cattedrale di saint Patrick, l’università, Queen street…insomma giriamo tanto da farci venire male ai piedi!

Nel pomeriggio con un autobus raggiungiamo il Museo di Aukland, ricco di storia e reperti, molto ben strutturato. Trascorriamo un paio d’ore nelle varie sale e poi ritorniamo in centro.

Aukland è una città piacevole ed interessante e le ore volano via veloci… ceniamo abbastanza presto in un pub, poi rientriamo in hotel, ritiriamo i bagagli e via…all’aeroporto: alle 23 prenderemo l’aereo che ci riporterà a casa.

Termina qui il nostro viaggio attraverso Aotearoa, la terra dei Maori.

La Nuova Zelanda è veramente speciale, ci ha regalato tante tante emozioni che porteremo per sempre con noi, nel nostro zaino dei ricordi…e chissà, forse un giorno torneremo!!